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Greggio, Brent tocca i nuovi minimi 5 anni ma poi rimbalza a 63 dlr/barile

Un operaio in un impianto petrolifero in Iraq. REUTERS/Essam Al-Sudani (Reuters)

LONDRA (Reuters) - Il derivato sul Brent tocca i nuovi minimi di cinque anni poco sopra i 60 dollari al barile dopo che l'Opec ha ribadito che non taglierà la produzione nonostante l'eccesso di offerta a livello mondiale, ma poi rimbalza a circa 63 dollari. La fase di mercato rimane comunque al ribasso con gli analisti che parlano di ulteriori cali prima di una ripresa sostenuta. Il rimbalzo odierno, spiegano gli analisti, è dovuto in parte ad acquisti speculativi e in parte alla notizia relativa alla chiusura dei due principali porti petroliferi della Libia a causa di scontri tra i miliziani delle fazioni alleate ai due governi rivali del paese. Sul fronte Opec, il segretario generale Abdullah al-Badri nel corso di una conferenza tenutasi a Dubai ieri, in merito alla recente scelta di non tagliare la produzione, ha affermato che "la decisione è stata presa. Le cose saranno lasciate così come sono". "Abbiamo convenuto che è importante proseguire con la produzione (ai livelli attuali) per.. il prossimo periodo", ha aggiunto. Secondo gli analisti di Barclays le quotazioni petrolifere possono scendere sotto i 60 dollari al barile nel breve termine, ma tale livello non sarebbe sostenibile nel lungo periodo. Intorno alle 12,30 italiane il contratto sul Brent per consegna gennaio guadagna 79 centesimi a 62,64 dollari dopo che nelle contrattazioni asiatiche era sceso a quota 60,28 dollari, i minimi da luglio del 2009. La scadenza analoga del greggio Usa guadagna 36 centesimi a 58,17 dollari dopo avere toocato i minimi da maggio 2009 di 56,25 dollari. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia