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Greggio mantiene maggior parte di recenti guadagni in vista di riunione Opec+

Una veduta del terminale petrolifero Kozmino, vicino a Nakhodka

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso dopo i guadagni degli ultimi giorni, mentre i produttori dell'Opec+ sembravano intenzionati a concordare su tagli significativi all'output nel corso della giornata, nonostante le difficoltà del mercato.

Attorno alle 11,25 il Brent è in calo di 48 centesimi, o dello 0,53%, a 91,32 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense scivola di 56 centesimi, o dello 0,65%, a 85,97 dollari al barile. Entrambi i contratti hanno registrato un forte aumento negli ultimi due giorni.

L'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e gli alleati, insieme denominati Opec+, si riuniranno a Vienna per discutere di tagli alla produzione fino a 2 milioni di barili al giorno, secondo quanto detto a Reuters da una fonte Opec.

Gli Stati Uniti stanno facendo pressione sui produttori dell'Opec+ affinché evitino tagli eccessivi alla produzione, come ha detto a Reuters una fonte a conoscenza della questione, mentre il presidente Joe Biden cerca di impedire un aumento dei prezzi della benzina negli Stati Uniti.

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L'impatto reale che un obiettivo di produzione più basso avrebbe sull'offerta sarebbe limitato, poiché diversi paesi Opec+ stanno già pompando ben al di sotto delle loro quote attuali. Ad agosto, l'Opec+ ha mancato l'obiettivo di produzione di 3,58 milioni di barili al giorno.

Tuttavia, un accordo su tagli consistenti "invierebbe un forte messaggio che il gruppo è determinato a sostenere il mercato", hanno affermato gli analisti di Anz Research in una nota, aggiungendo che "rafforzerebbe significativamente il mercato".

Anche l'aumento del dollaro statunitense ha esercitato pressioni sui prezzi del greggio, rendendo il petrolio più costoso per gli acquirenti che detengono altre valute.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)