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Greggio poco sotto massimi cinque mesi sostenuto da dollaro debole

Un pompa per l'estrazione di petrolio greggio fotografata al tramonto nel bacino del Permiano

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono scivolati appena sotto i massimi di cinque mesi, con il sostegno fornito da un dollaro debole e dal calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti offuscato dai timori sulla domanda di carburante.

Alle 10,40 i futures sul Brent cedono 14 centesimi a 45,03 dollari al barile, mentre i futures sul greggio Usa perdono 39 centesimi a 41,8 dollari al barile.

I due indici di riferimento hanno toccato i massimi dal 6 marzo dopo i dati Eia che hanno evidenziato un calo delle scorte di greggio Usa molto superiore alle attese.

L'indice del dollaro, che misura l'andamento del biglietto verde rispetto ad altre sei importanti valute mondiali, ha registrato la maggiore perdita percentuale mensile in dieci anni a luglio e da un sondaggio Reuters emerge che gli analisti attendono che l'indice continuerà a scendere fino al prossimo anno.

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Un biglietto verde debole rende il petrolio denominato in dollari più economico per i detentori di altre valute.

Gli investitori restano cauti per l'aumento delle riserve di prodotti raffinati negli Stati Uniti in un momento in cui i banchieri centrali Usa hanno detto che un nuovo incremento dei casi di coronavirus sta rallentando la ripresa economica del maggior consumatore al mondo di petrolio.

I dati dell'Eia hanno mostrato che le scorte di prodotti distillati, tra cui rientrano diesel e olio combustibile, hanno toccato i massimi di 38 anni e che le riserve di benzina sono aumentate inaspettatamente per la seconda settimana.

L'Eia ha calcolato che la domanda di carburante resta intorno a 8,6 milioni di barili al giorno, circa il 10% in meno rispetto a un anno fa.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com)