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Greggio, prezzi in flessione su dubbi azione produttori

Pompe al lavoro in un campo petrolifero in Russia. REUTERS/Sergei Karpukhin/File Photo (Reuters)

(Reuters) - Quotazioni in flessione stamani per il greggio: si moltiplicano i dubbi sulla prospettiva che i paesi produttori, che dovrebbero riunirsi a settembre, trovino un accordo per mettere un tetto all'offerta. Secondo gli analisti, il rally di agosto del Brent è destinato ad esaurirsi e il derivato dovrebbe tornare sotto i 50 dollari al barile. A mettere ulteriormente sotto pressione i prezzi è arrivata la crescita a tripla cifra delle esportazioni di prodotti raffinati dalla Cina, visto dai trader come una nuova conferma di un persistente eccesso di offerta. Intorno alle 11, il futures sul Brent tratta in ribasso di 95 centesimi a 49,93 dollari il barile. Quello sul West Texas Intermediate (WTI) cede 81 cents a 47,71 dollari. "... il recente rimbalzo del petrolio è più tecnico... che fondamentale. In realtà, nuovi compratori sono stati per la maggior parte assenti dal mercato negli ultimi mesi", sottolinea Morgan Stanley. A proposito dei colloqui in agenda fra i membri dell'Opec e altri produttori come la Russia, la banca ritiene un accordo "altamente improbabile" e che ci siano "troppi ostacoli e sfide logistiche per una accordo che abbia significato". Per Barclays "i prezzi del petrolio vivranno probabilmente un'altra correzione di breve periodo nelle prossime settimane prima di muoversi in maniera più sostenibile verso una media di 50 dollari nel quarto trimestre". ((Redazione Milano, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129638, Reuters Messaging: mariapia.quaglia.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano.Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia