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Consigli bizzarri ai disoccupati per sopravvivere alla crisi

Un centro per l'impiego tedesco stila un'insolita guida al risparmio per chi ha perso il lavoro

Spesa low cost (Fotolia)

Fare la spesa solo a stomaco pieno per non essere condizionati negli acquisti: la fame porterebbe portare a riempire un po’ troppo il carrello. E’ uno dei tanti piccoli trucchi per sopravvivere alla crisi contenuti nel bizzarro manualetto destinato ai disoccupati tedeschi. L’opuscolo, pubblicato dal centro per l’impiego di Pinneberg, città dello Schleswig-Holstein nel Nord della Germania, è stato pensato per aiutare chi ha perso il lavoro.

Molte le informazioni sugli sgravi fiscali, sui contributi e le sovvenzioni. E le notizie sulle agevolazioni a cui hanno diritto le famiglie indigenti, che sono intervallate dalla storia a fumetti di una famiglia tedesca, i Fischer, in difficoltà dopo la perdita del lavoro di Knut, ex impiegato 51enne, disoccupato da un anno e mezzo. Con moglie e figli, Knut cerca di risparmiare come può e suggerisce ai lettori svariati metodi, anche bizzarri, ma a conti fatti, efficaci.

Come quello di non mangiare carne per una settimana bevendo rigorosamente acqua del rubinetto: diventare vegetariani o quasi può avere i suoi vantaggi in termini economici. E ancora. Se in casa si ha uno sciacquone senza dosatore di acqua, si può mettere un mattone nella cassetta esterna: questo consentirà di sprecarne meno.

Anche non lasciare gli apparecchi elettronici in stand by fa la sua parte. Per raggranellare subito un po’ di soldi, invece, il consiglio è quello di liberarsi dai vecchi ammennicoli e dalle cianfrusaglie e venderle a qualche mercato delle pulci. Infine viene suggerito di comprare vestiti usati, detersivi non di marca, prodotti a offerta e oggetti venduti durante i fallimenti o gli stock. Evitando, nei supermercati, quelli all’altezza degli occhi e mirando in basso, dove solitamente si trovano cibi e prodotti a prezzi più economici.

Sono proprio le dritte per risparmiare mangiando e facendo la spesa quelle più bizzarre. Alcune addirittura fuori dall’ordinario, come appunto quella di aggirarsi tra gli scaffali solo a pancia piena. Essere affamati mentre si compra del cibo, infatti, può portare ad acquistarne più del dovuto e gli alimenti rischiano di non essere consumati entro la scadenza, a discapito del frigo e del portafogli. Ma c’è anche un curioso calcolo dei metri quadri necessari per un’abitazione a misura di disoccupato: 75 mq per 4 persone, ai quali se ne aggiungono 10 per ogni inquilino in più.

Il posto in cui vivere, infine, incide molto: il costo della vita in Germani infatti varia sensibilmente a seconda della zona e se si sceglie un’area isolata è necessario stimare anche quanto incidono, nel magro bilancio familiare, gli spostamenti in bus e in treno.

L’opuscolo dell’ufficio per l’impiego, che in pochissimo tempo è stato scaricato dal web da 15mila persone, si rivolge a destinatari del cosiddetto “beneficio Hartz IV”, ovvero ai disoccupati di lunga durata. I contribuenti tedeschi che rientrano in questa categoria hanno vantaggi minori rispetto ai fruitori del sussidio di disoccupazione che viene erogato a chi ha perso il lavoro da poco tempo, e faticano molto di più ad arrivare a fine mese. Soprattutto se ci sono dei figli in età scolare. In questo caso viene dato un sostegno, sebbene minimo, molto utile: due tranche di contributi per il materiale didattico, pari a 100 euro, di cui 70 all’inizio dell’anno scolastico e 30 nella seconda metà.

Il manualetto di sopravvivenza indica infine molti metodi per non sprecare energia, anche in inverno, stimando un risparmio del 6% sul costo del riscaldamento se la temperatura non supera i 20 gradi durante il giorno (si può scendere di altri 5 gradi la notte) e se vengono prese alcune accortezze. Tra queste l’isolamento dei tubi nelle cantine, per evitare che il calore si disperda, aiutato da un’attenta chiusura delle finestre e dalla verifica della presenza di aria nei radiatori.