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Hard Brexit lascia 5.500 istituti senza passaporto finanziario

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) discorso tenuto ieri, il primo ministro britannico Theresa May ha detto che la Gran Bretagna vuole una uscita netta dal mercato unico europeo. Sovranità sulle regole significa libertà, ha asserito. Ma con la scelta della "hard Brexit", le conseguenze per la City londinese ci saranno, eccome. Prima cosa, non ci sarà più il passaporto che 5.500 aziende, operanti nel settore bancario del Regno Unito, attualmente sfruttano per le loro operazioni commerciali con l'Europa. Senza di questo, gli istituti con sede oltremanica che lavorano con i clienti europei, come le grandi banche di investimento americane, dovranno sperare nell'utilizzo del cosiddetto 'principio di equivalenza' (vale a dire, corrispondenti regolamenti con l'UE, al fine di accedere ai mercati europei), cosa tutt'altro che scontata. Prima di tutto perché tale principio può essere ritirato a piena discrezione della UE. In secondo luogo, questo non può coprire attività finanziare quali i prestiti, l'assunzione di depositi, i servizi di pagamento, o la vendita di prodotti di copertura assicurativa o bancaria. In terzo luogo, la City di Londra dovrà rispettare i regolamenti fissati da Bruxelles, sui quali non avrà alcun influenza.

I politici britannici sostenitori della Brexit affermano che le banche stanno esagerando i pericoli legati alla perdita del passaporto finanziario. Così, in attesa del discorso di ieri, un comitato del Tesoro britannico ha chiesto ad alcuni banchieri di alto livello, come Douglas Flint (HSBC) di illustrare le minacce che la Brexit potrebbe rappresentare per il settore finanziario inglese. Flint ha risposto che le banche con sede nel Regno Unito dovranno iniziare a muoversi subito per spostare la loro forza lavoro in un altro paese europeo, a meno che non si arrivi ad una soluzione soddisfacente per le banche britanniche tramite le negoziazioni che dovrebbero iniziare a breve. Flint ha detto, per esempio, che ad HSBC ci sono voluti tre anni solo per spostare il proprio personale da Londra a Birmingham.

Chi ha sostenuto la Brexit, spera ora di ottenere un principio di 'equivalenza plus' come quello ottenuto dalla Bank of America (Swiss: BAC-USD.SW - notizie) lo scorso settembre. In questo scenario ottimistico, il Regno Unito e i regolatori europei lavorerebbero insieme per stabilire regole finanziarie comuni e norme tali da non essere modificate unilateralmente della UE. Il principio di equivalenza sarebbe una questione di comune accordo, quindi. Purtroppo, questa richiesta doverebbe essere accolta tramite un accordo fatto su misura, che darebbe alle banche della Gran Bretagna l'accesso completo che hanno ora. E questo accordo suona molto improbabile, dati i rapporti attuali con Bruxelles.

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