Hong Kong, manifestanti resistono a cariche e chiedono democrazia

HONG KONG (Reuters) - I manifestanti per la democrazia continuano a presidiare il centro di Hong Kong, uno dei maggiori hub finanziari mondiali, resistendo ai lanci di lacrimogeni e alle cariche della polizia, in quella che è una delle maggiori sfide politiche per la Cina dalla rivolta di piazza Tienanmen di 25 anni fa. Le nuvole bianche dei lacrimogeni hanno circondato i centri commerciali e alcuni dei grattacieli di maggior valore al mondo, prima dell'improvviso ritiro della polizia in assetto antisommossa attorno all'ora di pranzo, dopo tre notti di scontri. La Cina, che ha ripreso il controllo dell'ex colonia britannica nel 1997, governa Hong Kong secondo la formula "un paese, due sistemi", che permette un limitato esercizio della democrazia. Decine di migliaia di manifestanti, per la maggior parte studenti, chiedono a Pechino una democrazia piena, con la libertà di eleggere i candidati alle elezioni, ma la Cina ha recentemente annunciato di non aver intenzione di andare fino a questo punto. Dopo il ritiro delle forze antisommossa, i manifestanti, sfiniti ma incuranti delle richieste dell'autorità di disperdersi in maniera pacifica, hanno dormito ai bordi delle strade e si sono riparati dal sole sotto degli ombrelli, utilizzati per proteggersi dallo spray al peperoncino e diventati un simbolo della rivolta. Secondo gli organizattroi, circa 80.000 persone hanno partecipato alle marce di protesta da quando le proteste sono iniziate, nella notte di venerdì. Non sono disponibili stime indipendenti del numero dei prartecipanti. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia