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I mercati scommettono su Clinton

Se gli scontri televisivi tra Hillary Clinton e Donald Trump sono stati accesi, chi sa che sarebbe successo se avessero avuto una pistola o una sciabola. Per questo nello Stato del Tennessee è vietato sfidare a duello, quello vero, il proprio avversario politico e, anzi, chi abbia mai affrontato un nemico in un duello armato perde il diritto di venir eletto.

La scommessa precedente, quella sulla Brexit è stata persa. I mercati questa volta puntano sulla Clinton in anticipo. Hanno guardato gli ultimi sondaggi di Abc News che danno Hillary avanti di 4 punti percentuali su Trump e si sono giocati la carta della vittoria della candidata democratica alle elezioni statunitensi di questa notte. Gli investitori hanno premiato i titoli più rischiosi, come le azioni e il dollari.

I rialzi non sono stati esagerati, attorno al 2 per cento per le Borse. E’ ancora vivo il ricordo della puntata sbagliata pre-Brexit, quando i sondaggi avevano previsto la vittoria del “remain”, ma poi sappiamo tutti come è andata a finire. Gli investitori preferiscono la Clinton perché garantirebbe continuità con la politica economica e monetaria fino a qui intrapresa da Washington. Anche se dovesse vincere l’ex first lady, ad ogni modo, gli USA resterebbero un Paese diviso e con un’economia che stenta a decollare. Nel 2008, all’inizio della recessione, gli americani che richiedevano i buoni alimentari, i “food stamps”, erano 28 milioni, oggi sono 45,4 milioni.

Gli indici europei nella giornata di ieri hanno chiuso positivi, merito dell’iniezione di fiducia Clinton. Milano è stata la piazza migliore in Europa (2,56%). E se dovesse vincere Donald Trump? Per i mercati, stando alle previsioni degli analisti, sarebbe un cataclisma, con uno scivolone tra il 3% fino all’11% sui listini. Chissà se gli americani penseranno agli indici di Borsa quando oggi andranno a votare il futuro presidente degli Stati Uniti.

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