Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 31 minutes
  • FTSE MIB

    34.286,51
    +346,76 (+1,02%)
     
  • Dow Jones

    38.200,66
    +114,86 (+0,30%)
     
  • Nasdaq

    15.938,20
    +326,44 (+2,09%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,46
    -0,11 (-0,13%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.778,88
    +562,46 (+0,95%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.332,60
    -63,93 (-4,58%)
     
  • Oro

    2.345,60
    +3,10 (+0,13%)
     
  • EUR/USD

    1,0680
    -0,0053 (-0,49%)
     
  • S&P 500

    5.103,27
    +54,85 (+1,09%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.011,18
    +72,17 (+1,46%)
     
  • EUR/GBP

    0,8570
    -0,0003 (-0,04%)
     
  • EUR/CHF

    0,9765
    -0,0020 (-0,20%)
     
  • EUR/CAD

    1,4613
    -0,0036 (-0,25%)
     

Il business prima di tutto. Gli Emirati si piegano al weekend di sabato e domenica

(AP Photo/Kamran Jebreili) (Photo: via Associated Press)
(AP Photo/Kamran Jebreili) (Photo: via Associated Press)

Anche per gli Emirati Arabi, dal 2022, il weekend comincerà sabato e finirà domenica. L’annuncio viene dall’agenzia di stampa nazionale WAM.

Una rivoluzione culturale? In parte sì. Per i musulmani praticanti il venerdì è un giorno sacro, perché è il giorno della preghiera pubblica. Ecco perché nella maggior parte dei paesi medio-orientali il fine settimana arriva prima che per noi europei, ancorati alla tradizione cristiana che celebra il “giorno del Signore” la domenica.

Inizialmente il weekend negli Emirati era giovedì e venerdì, proprio per permettere di godere del giorno sacro nella sua interezza. Non furono pochi i malumori che attraversarono il paese quando, nel 2013, il weekend venne spostato in avanti per la prima volta, passando da giovedì e venerdì a venerdì e sabato.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Questo del resto non sorprese all’epoca, e non sorprende neanche ora: gli Emirati Arabi sono un baluardo dell’Islam radicale, culla appunto del wahabismo, sua versione sunnita e ultraconservatrice. Un cambiamento del genere non è cosa da poco, in un contesto in cui la dimensione religiosa è così profondamente legata al concetto di identità, non solo culturale ma anche nazionale. E allora qual è il motivo alla base di questa scelta che sembra avvicinare un paese radicalmente islamico al mondo occidentale? La ragione è di natura finanziaria. I mercati e le borse, nel mondo, non attendono: sono aperti il giovedì e il venerdì, sono chiusi il sabato e la domenica. La necessità è, quindi, adeguarsi alla settimana economica internazionale, modellata sul weekend occidentale.

Il Governo ha però annunciato che il venerdì la giornata lavorativa sarà dimezzata (finirà alle 12.00), proprio per consentire la preghiera pubblica. Viene quindi introdotta una sorta di settimana lavorativa corta. Una decisione che, dice sempre l’esecutivo, rende gli Emirati “la prima nazione al mondo ad introdurre una settimana lavorativa nazionale di quattro giorni, anziché cinque”. Segno, prosegue il governo, dell’impegno delle istituzioni a lavorare su un più equo bilanciamento tra vita privata e lavoro, tutelando il benessere dei lavoratori.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.