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Il contactless fa aumentare i pagamenti elettronici ma il contante piace ancora a 7 italiani su 10

Quasi sette italiani su dieci continua a preferire il contante alla carta di credito (studioEAST/Getty Images)
Quasi sette italiani su dieci continua a preferire il contante alla carta di credito (studioEAST/Getty Images)

di Fabrizio Arnhold

Da una parte il governo che vorrebbe tracciare maggiormente i pagamenti, per limitare l’evasione fiscale; dall’altra le banche che guadagnano da ogni transazione effettuata con una carta di pagamento, di debito o di credito che sia. Che poi, tutto sommato, possono anche stare dalla stessa parte. Al centro poi c’è il cittadino che deve pagare ogni giorno piccole e grandi spese. In Italia, l’utilizzo del contante è ancora preferito alla moneta elettronica.

Lo studio

Una recente indagine della Bce, integrata dalla Banca d’Italia, su un campione di 4.515 soggetti, dice che le banconote sono usate nell’85,9 per cento dei casi, mentre le carte solo nel 12,9 per cento delle transazioni. Se si considera il valore delle transazioni, le carte muovono il 28,6 per cento del totale, mentre in contanti solo il 68,4 per cento. Questo dato mette in evidenza come il contante sia utilizzato soprattutto per transazioni di importi ridotti. Un altro studio, commissionato da Mastercard, in collaborazione con The European House - Ambrosetti, rileva che la tecnologia contactless, quella delle carte che consentono il pagamento semplicemente avvicinandole al lettore, ha dato uno spinta all’aumento delle transazioni digitali: + 11 per cento tra il 2013 e il 2016. Nei prossimi anni il tasso di crescita dei pagamenti contactless è destinato a crescere.

Le leggi a metà

In Italia esiste una norma che obbliga i commercianti e professionisti ad accettare anche micro pagamenti con il Pos, pena una sanzione che, però, non è mai entrata in vigore. L’introduzione della fattura elettronica e dello scontrino elettronico a partire rispettivamente dal 1 gennaio e 1 luglio 2019, oltre all’introduzione lo scorso anno della Psd2, potrebbero incoraggiare l’uso delle carte di pagamento elettroniche. Il problema, per chi accetta i pagamenti, è legato ai costi. Tra spese per l’installazione del Pos, il noleggio e le commissioni che gravano su ogni transazione, il commerciante non è incentivato ad accettare i pagamenti elettronici. Oltre alle banche tradizionali che offrono il lettore per carte, negli ultimi anni in Italia sono arrivate anche soluzioni più convenienti, come quelle di Wallet-Abile, Jusp e SumUp, che ha recentemente annunciato un aumento di capitale di 330 milioni di euro.

Il metodo di pagamento

Per fare in modo che le esigenze dello Stato - diminuire l’evasione con pagamenti tracciabili - e quelle degli istituti di credito, che emettono le carte di pagamento elettroniche, possano incontrare anche quelle di chi tira i fuori i soldi di tasca e di chi li incassa, bisognerebbe che le commissioni e il costo della carta si riducessero. Diversamente, l’uso del contante resterà un’abitudine italiana più diffusa che altrove. Con tutte i pro e i contro del caso.