Ilva, Cdp può aiutare con Fintecna e fondo turnaround-Bassanini

ROMA (Reuters) - Cassa Depositi e Prestiti può intervenire per aiutare la ripresa di Ilva, la più importante azienda siderurgica italiana attualmente in amministrazione straordinaria, sia con il trasferimento di fondi dalla controllata Fintecna che attraverso il fondo di turnaround recentemente varato dal governo. Lo ha detto oggi il presidente di Cdp Franco Bassanini, durante un'audizione presso le commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato. Dopo aver elencato i limiti di manovra di Cdp, che per statuto non può intervenire in società in perdita, Bassanini ha detto: "Significa che non possiamo fare niente per il problema di Ilva? Evidentemente no, sia perché c'è la questione del vecchio contenzioso di Fintecna... sia perché il decreto sul settore bancario e gli investimenti ha ipotizzato che si potrebbe pensare a uno strumento di turnaround che veda insieme investitori privati e soggetti pubblici, che potrebbero intervenire a certe condizioni con la garanzia dello Stato". Lo scorso 20 gennaio il consiglio dei ministri ha deciso la creazione di una società di servizio per intervenire direttamente nelle aziende in crisi ma con buone prospettive industriali. In quell'occasione una fonte governativa aveva detto a Reuters che il fondo investirà nella newco a cui Ilva darà in affitto i propri impianti. L'AD di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, nella stessa audizione ha però avvertito che l'intervento della Cassa può avvenire solo a patto che ci siano certe garanzie: "Sono convinto che un fondo sia utile, sia importante. Detto questo... se c'è un assetto di garanzie che ci permette di intervenire valuteremo quest'opportunità, se non c'è non potremo farlo". Il capitale della nuova società, secondo quanto annunciato da Palazzo Chigi, sarà interamente sottoscritto da investitori istituzionali e professionali attraverso l'emissione di azioni, alcune delle quali potranno godere anche della garanzia dello Stato. Fintecna è invece la società erede dell'Iri, ex proprietaria pubblica di Ilva, che dispone di accantonamenti per circa 150 milioni di euro, soldi che però possono essere trasferiti a Ilva in cambio di una liberatoria dell'azienda a rinunciare all'indennità per eventuali danni ambientali, concordata nel 1995 al momento del passaggio degli impianti dallo Stato alla famiglia Riva. "Sono in corso intensi colloqui coi tre commissari per arrivare alla più rapida conclusione possibile della situazione, affinché Fintecna possa sborsare questa somma", ha detto Gorno Tempini. (Massimiliano Di Giorgio) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia