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Ilva, pm Taranto ribadisce in udienza preliminare richiesta giudizio per 52

Una veduta dell'impianto Ilva di Taranto. REUTERS/Yara Nardi (Reuters)

BARI (Reuters) - Il procuratore di Taranto oggi ha rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio per i 52 imputati, 49 persone e 3 società, nell'ambito dell'udienza preliminare per il disastro ambientale dell'Ilva. Lo riferiscono fonti giudiziarie. Al processo, in fase di udienza preliminare, il procuratore capo Franco Sebastio ha concluso la sua requisitoria rinnovando la richiesta di rinvio a giudizio avanzata lo scorso marzo. Nella prossima udienza saranno ascoltate le difese, e poi dovrà pronunciarsi la gup Vilma Gilli. Il procedimento penale per le emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico è a carico di membri della famiglia Riva, proprietaria dell'impianto, ed ex dirigenti ed amministratori della società. La famiglia Riva ha sempre respinto le accuse, sostenendo che l'inquinamento fosse precedente alla sua gestione. Lo scorso ottobre la Cassazione ha stabilito che il processo sarebbe rimasto a Taranto, sede delle acciaierie, respingendo il ricorso di alcuni difensori che volevano spostarlo a Potenza. Nel corso dell'udienza di oggi ha concluso la propria requisitoria anche il pm Mariano Buccoliero, che ha sottolineato come, stando ai dati dei periti della Procura, se oggi si facesse un sopralluogo nelle 'cokerie' emergerebbe che la situazione non è mutata rispetto al luglio 2012, quando l'impianto venne sequestrato. Tra gli imputati, scesi a 52 dopo la morte dell'ex patron Emilio Riva, figura anche il presidente della Puglia, Nichi Vendola, accusato di concussione per presunte pressioni sull'agenzia regionale per l'ambiente. Vendola ha sempre respinto gli addebiti. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia