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Immigrazione clandestina di siriani, chiuse indagini a Milano su 2 commercialisti

MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha chiuso le indagini su otto persone, tra cui due commercialisti italiani, ritenute responsabili di aver favorito dal 2012 l'immigrazione clandestina di siriani verso il nord Europa falsificando i documenti e inventando parentele inesistenti. Lo riferiscono fonti giudiziarie, precisando che gli altri indagati sono quattro siriani - fra cui due già indagati in un'altra inchiesta per terrorismo internazionale - e due marocchini. L'indagine, condotta dal pm Alessandro Gobbis e dalla Digos, nasce da alcune intercettazioni disposte su 13 siriani accusati a vario titolo di atti di violenza compiuti nel milanese e in Siria tra il 2011 e il 2012 in un presunto contesto di radicalismo. Secondo gli inquirenti, gli indagati si sarebbero divisi gli incarichi per far entrare in Italia persone che si sarebbero poi trasferite in Svezia o nel resto del nord Europa. In particolare, i commercialisti avrebbero gestito le pratiche con la Camera di Commercio e l'Agenzia delle Entrate. Sono inoltre in corso accertamenti sul denaro che potrebbe essere stato utilizzato per acquistare armi in Siria. Gli indagati rischiano pene fino ai 25 anni di carcere, 15 dei quali per il reato di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina, aggravata dal fine di trarne un profitto e dal numero di persone il cui ingresso è stato favorito in Italia. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia