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Imprese, protesti -18% in primo trimestre, scendono tempi pagamenti

MILANO (Reuters) - Calano i tempi di pagamento alle imprese e, di conseguenza, si riducono i protesti. E' quanto emerge dall’analisi trimestrale condotta da Cerved. Nei primi tre mesi dell'anno, infatti, le società protestate sono scese del 18%, a 15.400. Il calo dei protesti si accompagna a una riduzione dei tempi di liquidazione delle fatture e dei ritardi: in media, nei primi tre mesi le imprese italiane hanno pagato in 76,5 giorni, un giorno in meno rispetto al primo trimestre 2014; i ritardi sono scesi a 17,2 giorni (contro i 18,4 giorni dello stesso periodo dell'anno scorso). Continua, inoltre, a ridursi lo stock di fatture commerciali non pagate da parte della pubblica amministrazione. A livello settoriale, la manifattura è l’unico comparto con un numero di società protestate inferiore al livello pre-crisi. Dal punto di vista geografico diminuisce il numero di imprese protestate in tutte le aree. A guidare la diminuzione è il Nord Ovest, con 3.000 imprese con almeno un protesto, il 20% in meno del 2013 e il 9,2% in meno rispetto al livello pre-crisi. Si paga più celermente in tutta l'economia, con cali particolarmente significativi nelle costruzioni. Lo stock di debiti non pagati dalla pubblica amministrazione ha continuato a descrescere nel primo trimestre. Il numero di fatture scadute si è attestato al 49,8% dal 53,9% di un anno prima. Per quanto riguarda le tempistiche di pagamento si accorciano notevolmente i tempi di liquidazione nella sanità, che passano in un anno da 180,2 a 134,7 giorni, grazie a un deciso calo dei ritardi (-44,4 giorni). Al contrario, si allungano i tempi di pagamento delle altre amministrazioni pubbliche, in particolare nei Comuni: nei primi tre mesi hanno pagato in media in 79 giorni le fatture, con 33,6 giorni di ritardo (27,3 l'anno precedente). Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia