In arrivo due mesi ostici per le Borse: i buy di Piazza Affari

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo un'intervista realizzata a Enrico Malverti, Quant analyst di Cybertrader, con domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Nell’ultima intervista aveva segnalato un possibile target per il Ftse Mib in area 22.800. Conferma questa aspettativa o prevede un arretramento dei corsi nel breve?

Se volessi rispondere in modo diretto direi: “sì, confermo la mia attesa per il target a 22.800 che oramai è a tiro”. Mi sarei aspettato però un ritracciamento la scorsa settimana, utile per appesantire i long, ma nemmeno il sell on news di lunedì è servito a scalfire la forza del trend.
A questo punto credo che i mercati proseguiranno senza pause al rialzo, ma attenzione ai mesi di ottobre e novembre che tradizionalmente sono più ostici per le borse.

Tra i bancari Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) continua a mantenersi ad un passo da quota 3 euro, mentre sembra aver perso un po’ di smalto Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) . Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Intesa San Paolo si è rafforzata, ha abbattuto le resistenze la scorsa settimana e a questo punto il target diventa 3,25 euro. Una inversione a smentire questo scenario si avrebbe solo sotto 2,88 euro.

Unicredit invece non è ancora riuscita a superare i massimi del mese di agosto, quindi rimane sotto resistenza, ma potrebbe presto riuscire a mettersi in scia di Intesa Sanpaolo.

Come valuta i recenti rialzi messi a segno da ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) sulla scia dell’ascesa dei prezzi del petrolio? Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Il prezzo del petrolio è salito fino a 52 dollari che è una soglia che dovrebbe frenare i tori, un po’ come accaduto per l’euro a 1,21. Al massimo credo possa spingersi a 54 dollari.
Di conseguenza a beneficiarne sono state Eni e Saipem, però Eni trova la resistenza a 14 euro, pronta a frenarne le ambizioni, così come i 3,70 euro per Saipem. Potrebbe quindi essere il momento buono per uno storno per questi due titoli.

STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) ha ritracciato dopo aver provato a superare la soglia dei 16,5 euro, mentre Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) si mantiene sotto quota 0,8 euro. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

STM ieri ha stornato ma mi aspetto che a 15,70 euro trovi un supporto di breve in grado di farla rimbalzare. Eviterei di comprare sulla forza visto che siamo in forte ipercomprato di breve.

Telecom Italia sembrerebbe aver sentito l’influsso del supporto a 0,75 euro e pare voler risalire fino a 0,85 €, movimento ripetuto un paio di volte nell’ultimo anno.

Quali sono i titoli che sta monitorando con più attenzione in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Uno dei titoli che sto seguendo al rialzo è Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) su cui nella rubrica gratuita curata per ICE Market Partners abbiamo segnalato un Turbo long. Continuo a seguire anche FCA, Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) , STM e sono entrato long lunedì anche su Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) , Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) e Moncler.

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