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Indici Usa in risalita verso i massimi di periodo

Indici Usa in risalita verso i massimi di periodo

Seduta positiva per il Nasdaq C., che chiude sul massimo a 4933 (+0,65%).

Il movimento rialzista dai min. del 16.11.12 a 2810 si e' sviluppato senza particolari correzioni (max 10-11%, a mar-apr e set-ott '14), fino ad un nuovo max storico a 5232 il 20 lug 2015, superando marginalmente il precedente top del 10.02.2000 a 5133. Dai picchi del 20.07 le quotazioni sono ridiscese verso 5000, la cui rottura ha provocato un sell-off che con un min. a 4292 il 24.08 (-18% dai max). Dai min. del 24.08 a 4292 l'indice e' poi risalito (max 5163 il 04.11 e 5177 il 02.12), facendo base da fine ott sopra il supporto in area 4870-4910 (min 4909 il 16.11 e 4872 il 14.12). La correzione agostana e quella da inizio dicembre a meta' febbraio (-18,6% al minimo a 4210 dell'11.02, al di sotto dei precedenti min di ago-set 2015 in area 4300/500) sono state le piu' marcate degli ultimi 3-4 anni e segnalano un possibile esaurimento del trend rialzista dominante post-2009. Nuova positivita' sopra 4925-5000, con obiettivo i picchi in area 5175-5235. Supporto in area 4550-4600; rinnovata negativita' sotto i min. a 4200 (improbabile).

Per le prossime sedute. La discesa in accelerazione dai picchi di fine dic. ha toccato un min a 4314 il 20.01, seguita da un rimbalzo verso 4635 il 01.02 e da un nuovo min. a 4210 l'11.02 (-18,7% vs. i max del 02.12), per poi risalire con forza al test di area 4925-5000 (max 4969 il 19 e 20 apr) e quindi ridiscendere verso area 4735/50, marginalmente perforata (min 4678 il 19.05). La tenuta di 4715/35 conserva un'impostazione di moderata positivita', confermata dal superamento di 4900 (max 4933 il 27.05), con obiettivo area 4970-5000, sopra cui (prematuro) si riproporrebbe il test dei picchi '15 in area 5175-5235. Perdita di spinta sotto 4790 (prematuro) e rinnovata debolezza su ridiscese sotto 4675-4735 (poco probabile), con obiettivo 4550-4600 e quindi area 4380-4425, la cui violazione (improbabile) respingerebbe l'indice verso i min di meta' feb a 4200.

Volatilita' implicita Vxn: 14,55, in calo. Negli ultimi 3 anni il Vxn si e' mosso dentro un'ampia banda laterale tra i minimi del giu-lug '14 ai 11,35 ed i max del 15.10.14 a 31,17, su livelli storicamente "bassi" (minimi pre-Lehman). L'esplosione di volatilita' dal 20.08.15 ha portato il Vxn ad un picco a 46,72 il 24.08, in prossimita' dei max dell'ott 2011 a ridosso di 47,23, per poi ridiscendere. Da meta' dic a meta' feb la volatilita' instabile ed in rialzo ha segnalato tensioni, ma il consolidamento sotto area 21,50-22,50 (min 14,44l 27.5) ha fornito un segnale di rasserenamento; nuove tensioni solo sopra 20,50 (prematuro), con conferma sopra area 23,80-25,00 (poco probabile) e quindi sopra area 27,50-30,00 (improbabile).

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Seduta leggermente positiva per il Dow Jones Ind., che chiude a 17873 (+0,25%).

Il rialzo pressoche' lineare sviluppatosi dai min. di meta' nov. '12 a 12471 ha portato ad un nuovo max storico il 19.05.15 a 18351. Le poche correzioni, a partire da fine '12, sono sempre state decisamente contenute, al di sotto dell'8-9%, e sono sempre state riassorbite nell'arco di 3-4 settimane; la correzione dai picchi del 19.05.15 ai minimi del 24.08 a 15370 e' stata invece piu' ampia: -16,2% circa, e non e' ancora stata riassorbita. Dai minimi del 24 agosto a 15370 l'indice ha messo a segno una risalita con un picco a ridosso di quota 18000 (max 17978) il 03.11, per poi muoversi in modo debole/laterale, con tendenza al peggioramento. L'abbondante liquidita' presente sui mercati post-2009 e' stata il driver del movimento rialzista: si spiega cosi' lo stallo dell'indice dopo la fine del Quantitative Easing nell'ottobre 2014. L'estrema maturita' del trend rialzista e lo stallo/fragilita' del periodo giu-set hanno portato ad un deterioramento del profilo di risk-reward, come sembra confermare la dinamica molto negativa da inizio dicembre a meta' febbraio (-12,9% al min a 12451 del 20.01). Un segnale di allerta in ottica pluri-mensile, tuttavia, si avrebbe solo su chiusure sotto 15650 (poco probabile), con conferma alla violazione dei minimi di fine agosto a 15370 (improbabile). Il superamento di area 17000/500 fornisce un segnale di stabilizzazione; ritorno di positivita' sopra 18000.

Per le prossime sedute. La discesa dai picchi di fine dic si e' spinta sui min di fine agosto a 15370 (min 15451 il 20.01), seguita da un rimbalzo verso 16510 e da un nuovo storno verso i minimi (15503 l'11.02). Il forte rimbalzo dai minimi ha riproposto il test di quota 18000 (max 18168 il 20.04), per poi ritracciare verso area 17300/450 (max 17331 il 19.05). Nuovi acquisti sopra 17925, per un test di 18170 e quindi (prematuro) del max storico del 19.05.15 a 18351. Perdita di spinta sotto 17300/450 (prematuro) ma il tono peggiorerebbe solo sotto 16800-17000 (poco probabile), con possibili storni verso 16400/500, sotto cui (improbabile) riprenderebbero le vendite con primo obiettivo 16100 e quindi i min in area 15370/650.

Seduta moderatamente positiva per l'S&P500, che chiude sul massimo a 2099 (+0,43%).

Il rialzo pressoche' lineare sviluppatosi dai minimi di meta' nov. '12 a 1343 ha portato ad un nuovo max storico il 20.05.15 a 2135. Le poche correzioni, a partire da fine '12, sono sempre state decisamente contenute (meno del 10%) e sono sempre state riassorbite nell'arco di 3-4 settimane; la correzione dai picchi del 20.05.15 ai minimi del 24-25.08 a 1867 e' stata piu' ampia: -12,6% circa, e non e' ancora stata riassorbita. Dai minimi del 24-25 agosto a 1867 l'indice e' rimbalzato verso 2020 a meta' set, per poi ripiegare nuovamente verso i minimi a fine set; da inizio ott sono ripresi gli acquisti, con una risalita al test del max storico del 20.05 a 2135 (max 2116 il 03.11). Da inizio novembre di assiste ad un progressivo indebolimento del quadro tecnico. L'abbondante liquidita' presente sui mercati post-2009 e' stata il driver del movimento rialzista: si spiega cosi' lo stallo dopo la fine del Quantitative Easing nell'ottobre 2014. L'estrema maturita' del trend rialzista e lo stallo/fragilita' del periodo giu-set hanno portato ad un deterioramento del profilo di risk-reward, confermato dalla dinamica molto negativa da fine dicembre a meta' febbraio (-13% circa al minimo a ridosso di 1810/15 del 20.01-11.02). Il forte rimbalzo a partire da meta' febbraio ha fornito un segnale di stabilizzazione. La violazione del supporto chiave a 1815 (improbabile; supporto intermedio 1950) fornirebbe un segnale di allerta in ottica pluri-mensile, con rischi di avvitamenti ribassisti consistenti (area 1500/75?).

Per le prossime sedute. Dopo il test del supporto chiave a 1815 (min 1812 il 20.01 e 1810 l'11.02), il forte rimbalzo dai minimi ha ricondotto l'indice in prossimita' del max storico del 20.05.15 a 2135 (max 2111 il 20.04), per poi ripiegare verso 2025 (il 19.05) e nuovamente risalire verso 2100. Per conservare un'impostazione tonica le quotazioni devono mantenersi sopra area 2020/35, pena una ridiscesa verso quota 2000 e quindi (prematuro) a testare il forte supporto in area 1950/65, dove dovrebbero esserci ordini in acquisto (supporto successivo area 1875/90). Resistenza in area 2110/35.

Volatilita' implicita Vix: 13,12, in calo. Negli ultimi 3 anni il Vix si e' mosso dentro un'ampia banda laterale tra i min. del giu-lug '14 a ridosso di 10,30 ed i picchi del 16 ott '14 a 31,06, su livelli storicamente "bassi" (minimi pre-Lehman). L'esplosione di volatilita' a partire dal 20.08.15 ha portato il Vix ad un picco a 53,29 il 24.08, ben al di sopra dei max del mag 2010-ago 2011 a ridosso di 48, per poi ridiscendere. Da meta' dicembre a meta' febbraio la volatilita' instabile ed in rialzo ha segnalato tensioni, ma il consolidamento sotto 19,50-20,50 (min 12,50 il 20.04) ha fornito un segnale di rasserenamento; nuove tensioni solo sopra 20 (prematuro), con conferma sopra area 23-24,70 (poco probabile) e quindi sopra 28 (improbabile).

Seduta leggermente positiva per il DJEuroStoxx50, che chiude a 3078 (+0,24%).

A partire da meta' gen '15 sulla scia del varo del QE Bce, forti acquisti hanno portato ad un nuovo max il 13.04.2015 a 3836, contestualmente ad una marcata discesa dell'euro. Dai picchi di meta' aprile '15 e' iniziato un progressivo deterioramento del quadro tecnico (crisi greca, sell-off sulla Borsa Cinese, scivolone agostano di Wall Street), con uno scivolone che culmina nel minimo del 24.08 a 2973 (-22,5% dai picchi di aprile). Il rimbalzo si esaurisce nel picco del 30.11.15 a 3524: inizia quindi una nuova fase ribassista con un'accelerazione alla perforazione del supporto chiave a 2915, che spinge l'indice ad un minimo a 2673 l'11.02.16 (-24,1% dai max di fine novembre). Dopo un 2015 con un modesto +4% a fronte di un range max-min del 25%, il forte deterioramento ad inizio anno ha risentito di un quadro generale negativo oltre che di fragilita' interne all'area. La decisione di incremento quali-quantitativo del programma di QE Bce a partire da aprile dovrebbe favorire una risalita dell'indice: segnale di stabilizzazione sopra area 3000/50, con conferma sopra 3300 (prematuro).

Per le prossime sedute. Il sell-off da inizio dic spinge ad un min a 2673 l'11.02, da dove si e' sviluppato un rimbalzo ed una lateralizzazione all'interno del trading-range con estremi 2860 3158. Dal minimo a 2894 del 6 maggio l'indice sta risalendo verso la parte alta del range suddetto (max 3080 il 27.05), fornendo un segnale di positivita' seppur all'interno di un quadro piu' ampio ancora laterale. Per conservare un'impostazione tonica le quotazioni devono ora mantenersi al di sopra di area 2965-3000; il rimbalzo potrebbe proseguire verso area 3150-3200, il cui superamento (prematuro) fornirebbe un segnale rialzista affidabile in ottica plurisettimanale, con primo obiettivo importante 3300. Rinnovata negativita' alla violazione di area 2860/75 (poco probabile), con primo obiettivo importante 2800.

Autore: Gruppo Banca Sella Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online