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Inps, fusione enti pone rischi bilancio. Saccomanni: no allarmi

ROMA (Reuters) - L'accorpamento degli enti previdenziali nell'Inps, determinato dalla soppressione di Inpdap e Enpals, ha innescato rischi per il bilancio dell'istituto. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, salvo poi rettificare dopo che il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, aveva escluso per primo motivi di allarme. Durante un'audizione parlamentare di questa mattina Mastrapasqua aveva ricordato il deficit patrimoniale dell'Inpdap - l'ente previdenziale della pubblica amministrazione - "di oltre 10 miliardi" ereditato dall'Inps, e il suo squilibrio economico strutturale "ascrivibile alla consistente contrazione delle entrate contributive, determinata dal blocco del turn over operante nel pubblico impiego, e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali". A tali voci di uscita, secondo Mastrapasqua, non corrispondono adeguati trasferimenti statali, "innescando crescenti rischi di sotto finanziamento dei disavanzi previdenziali e di progressivo aggravamento delle passività". "Sarebbe auspicabile che fosse approfondita e valutata, nelle sedi competenti, l'opportunità di eventuali interventi normativi, tesi a garantire l'efficiente ed efficace implementazione della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico", conclude il presidente Inps. Interpellato a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles, Saccomanni ha così replicato: "È un problema tecnico che stiamo valutando. Ci sta lavorando la Ragioneria. Non c'è nessun motivo di allarme". Nel pomeriggio lo stesso Mastrapasqua ha ridimensionato le sue dichiarazioni: "Oggi mi sono limitato a ribadire quanto ho affermato lo scorso mese di luglio nell'annuale relazione al Parlamento e che cioè il disavanzo ereditato dall'ex Inpdap, non deve trasformarsi in un sintomo di incertezza sulla tenuta della previdenza italiana". Come Saccomanni anche Mastrapasqua ha definito il disavanzo dell'Inpdap "solo un problema contabile, che non mina la certezza dei flussi finanziari. Nessun rischio né per oggi né per domani. Le pensioni sono e saranno regolarmente pagate". Le dichiarazioni del dirigente pubblico hanno sollevato polemiche. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha invitato a "non alzare polveroni mediatici" che allarmino i lavoratori. "Occorre fare subito una verifica con il governo e con i vertici dell'Inps per fugare ogni dubbio sui conti e sulla stabilità del nostro istituto di previdenza", ha detto Bonanni. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia