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Interpump Group: analisi tecnica della giornata

Interpump Group (Londra: 0EWD.L - notizie) ha dato vita ad un corposo rialzo nel mese di febbraio passando da 10,45 a 13,17 euro. Nelle ultime settimane i corsi stanno oscillando tra i 13 e 12,50 euro, in attesa di riprendere il cammino verso l’alto o verso il basso. Primi segnali negativi verranno generati sotto quota 12,20 euro (in chiusura di seduta); discese sotto 11,90 euro (in chiusura di seduta) invece, rappresenterebbero un pessimo segnale nel breve/medio termine, introduttivo al probabile affondo verso i target a 11,75 e 11,35 euro. Il perentorio ritorno dei corsi sopra 13,50 ed il successivo superamento di quota 13,70 euro, restituirebbe fiducia al titolo, prospettando un allungo a 14,03 euro. Il titolo negli ultimi sei mesi ha guadagnato circa 5 punti percentuali, +95.7% in 3 anni e +155% negli ultimi 16. L’esercizio 2015 è stato caratterizzato da un notevole incremento delle vendite, dell’EBITDA e dell’utile netto (raggiungendo ancora una volta risultati record per il Gruppo Interpump) che però, almeno per il momento, non hanno convinto gli investitori che temono le difficoltà dei mercati mondiali.

I mercati nei quali il Gruppo opera sono mercati mondiali in molti casi di nicchia e pertanto di contenute dimensioni e con pochi concorrenti rilevanti. Queste caratteristiche costituiscono una importante barriera all’ingresso di nuovi concorrenti, a causa degli importanti effetti legati alle economia di scala a fronte di ritorni economici alquanto dubbi per il nuovo potenziale concorrente. Il Gruppo Interpump vanta posizioni di leadership mondiale nei settori delle pompe ad alta ed altissima pressione e nelle prese di forza: tali posizioni attenuano le incertezze ed i rischi dell’attività imprenditoriale. La società è soggetta al rischio di oscillazione del prezzo dei metalli, in particolare di ottone, alluminio ed acciaio. La società investe una parte significativa delle propria liquidità in depositi bancari vincolati e conti deposito al fine di ottimizzare la gestione finanziaria. Nonostante i significativi investimenti della liquidità effettuati dalla società, i ricavi ed il cash flow delle attività operative della società sono solo limitatamente influenzati dalle variazioni delle attività generatrici di interessi.

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile (le medie mobili esponenziali danno maggior rilievo alle barre recenti e meno importanza al passato; tendono a reagire più rapidamente alle variazioni improvvise del prezzo).

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Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

In data 22 gennaio 2016 è stata effettuata l’acquisizione del 100% di Endeavour (marchio Hydralok), con sede a Bath nel Regno Unito, società produttrice di macchine e sistemi per la raccordatura dei tubi oleodinamici. L’acquisizione si inserisce in un programma di rafforzamento e razionalizzazione delle presenze commerciali dirette di Interpump nei diversi mercati internazionali. Disporre di un’azienda produttrice di sistemi di raccordatura consentirà ad Interpump non solo la vendita degli stessi sul mercato ma anche di dotare tutte le sue branch internazionali dei mezzi necessari alla commercializzazione del tubo idraulico raccordato, importante attività di servizio dell’after sale. Nello scorso esercizio chiuso al 31 marzo 2015, Endeavour ha realizzato un fatturato di circa 1,9 milioni di sterline (circa 2,5 milioni di euro), realizzando un EBITDA di circa il 16% delle vendite.

Interpump, tramite la propria controllata IMM Hydraulics UK, ha pagato Endeavour 1 milione di sterline, inclusivi di una cassa di 200 mila sterline. Il prezzo potrà essere oggetto di un conguaglio fino ad un massimo di 300 mila sterline sulla base dell’EBITDA al 31 marzo 2016. Considerato il breve lasso di tempo intercorso dal 31 dicembre 2015 e le note difficoltà dei mercati mondiali ed anche alla luce del periodo di tempo storicamente limitato coperto dal portafoglio ordini, non sono disponibili informazioni sufficienti sulla base delle quali formulare previsioni sull’andamento dell’esercizio 2016 per il quale si prevedono comunque risultati positivi in termini di vendite e di redditività.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online