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Iran tratta con Usa e Ue per normalizzare relazioni, guarda a società energia

DAVOS (Reuters) - L'Iran sta negoziando con gli Stati Uniti nell'ambito di "un impegno costruttivo" con la comunità mondiale e vuole che Washington sostenga le sue parole con azioni. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rouhani, aggiungendo che il paese avrà un nuovo e attraente modello di investimento per i contratti petroliferi entro settembre. Parlando al World economic forum di Davos, il presidente, che si è insediato lo scorso agosto, ha detto che anche le relazioni con l'Europa si normalizzeranno ora che è stato implementato l'accordo ad interim sul nucleare. Rouhani ha invitato le società europee, soprattutto i grossi gruppi energetici, a valutare opportunità economiche in Iran. "La repubblica islamica dell'Iran è pronta per impegnarsi in una cooperazione costruttiva per la promozione della sicurezza energetica globale, grazie alle sue vaste risorse di gas e petrolio", ha detto, dopo aver tenuto stamani un incontro privato con alcuni manager del settore. "Il fatto che il presidente dell'Iran sia venuto alla riunione oggi...è chiaramento un segno che l'Iran vuole aprirsi alle società petrolifere internazionali", ha detto Paolo Scaroni, AD di Eni, presente al meeting. Secondo un altro dei dirigenti presenti alla riunione, che ha chiesto di restare anonimo, "hanno detto di stare lavorando ad un nuovo modello di lavoro con gli investitori e che erano felici di vederci". "Non hanno solo bisogno di soldi ma di tecnologie. Vogliono decidere sul modello entro settembre" ha aggiunto. Oltre a Eni, erano presenti all'incontro a porte chiuse anche la francese Total, la britannica BP, le russe Lukoil e GazpromNeft e diverse altre società. Non è chiaro se al meeting coi manager abbiano partecipato anche dirigenti di società Usa come Exxon Mobil o Chevron. Rouhani ha promesso di perseguire una politica estera di "prudenza e moderazione" per far riprendere l'economia, precisando che Teheran vuole amicizia e cooperazione con "tutti i paesi che la repubblica islamica dell'Iran riconosce", rifiutandosi di includere Israele.