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Iraq, 180.000 rifugiati dopo che Stato Islamico ha conquistato Hit

Una stazione di polizia danneggiata dai combattimenti a Hit, nella provincia irachena di Anbar. REUTERS/Stringer (Reuters)

BAGHDAD (Reuters) - In Iraq fino a 180.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa dei combattimenti a Hit e nei dintorni, nella provincia occidentale di Anbar, dopo che nei giorni scorsi la città è caduta nelle mani dei militanti di Stato Islamico. Lo riferisce l'Onu. I guerriglieri hanno conquistato una base militare abbandonata dall'esercito iracheno a circa otto chilometri a ovest di Hit nelle prime ore di oggi, secondo un ufficiale e tre membri di una milizia sunnita sostenuta dal governo. I jihadisti hanno preso tre blindati e almeno cinque carri armati e poi hanno dato fuoco alla base, hanno detto le fonti. Stato Islamico è passato all'offensiva nelle ultime settimane nel deserto di Anbar, al confine con la Siria, e ha conquistato Hit il 2 ottobre e la vicina Kubaisa il 4. A causa dei combattimenti e degli attacchi aerei condotti dal governo iracheno e dalla coalizione a guida Usa, fino a 30.000 famiglie, o circa 180.000 persone, sono fuggite da Hit, ha detto in un comunicato l'Ufficio Onu per il Coordinamento degli Affari umanitari. I profughi si sono diretti a Ramadi e a Khalidiya. La caduta di Hit è considerata un altro passo di Stato Islamico per isolare le forze filo-governative che difendono la diga di Haditha, da cui si controlla il flusso dell'Eufrate verso l'Iraq meridionale. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia