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Italia, Bankitalia: calo debito imperativo, obiettivo possibile

Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco . REUTERS/Ruben Sprich (Reuters)

ROMA (Reuters) - Una significativa riduzione del rapporto debito/pil a medio termine è un "imperativo" possibile e presuppone "la piena attuazione" delle riforme pensionistiche realizzate in più di vent'anni. Lo dice il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, durante l'audizione in Senato sulla Nota di aggiornamento al Def. "La politica di bilancio si deve muovere lungo un 'sentiero stretto' tra l'esigenza di non soffocare la ripresa congiunturale e l'imperativo di ridurre il debito", sintetizza Signorini citando la metafora prediletta dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "In questo momento il sentiero, pur sempre arduo, è un po' meno angusto che in passato, grazie alle favorevoli condizioni della congiuntura e dei mercati". Secondo una simulazione di Bankitalia, il debito tornerebbe al di sotto del 100% del Pil in dieci anni con un avanzo primario "in prospettiva" al 4% del prodotto, nell'ipotesi però che la crescita reale sia in media intorno all'1% all'anno, l'inflazione si porti al 2% e l'onere medio del debito risalga gradualmente verso i valori di prima della crisi. Nello scenario di base del governo, invece, l'avanzo si mantiene costante al livello conseguito alla fine dell'orizzonte di programmazione nel 2020 (3,3%), pertanto il rapporto tra debito e Pil si colloca poco al di sopra del 106% nel 2028. Il giudizio di Bankitalia è chiaro: l'attuale situazione congiunturale giustifica avanzi primari inferiori a quelli programmati in aprile, "a patto che gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi di medio termine siano definiti chiaramente e attuati senza alcuna incertezza". "È il minimo indispensabile", dice Signorini avvertendo che in un simile contesto, in cui le prospettive demografiche sono diventate "meno favorevoli", diventa inoltre importante "garantire la piena attuazione delle riforme previdenziali approvate in passato, senza tornare indietro". Il quadro macroeconomico del governo pone come target una crescita reale all'1,5% sia quest'anno sia nel 2018. Le ultime stime di Bankitalia risalgono a luglio e sono ferme a +1,4% nel 2017 ma, dice Signorini, "le informazioni resesi disponibili nelle ultime settimane suggeriscono che il risultato per l'anno in corso potrebbe anche essere leggermente migliore". Se per il 2018 l'obiettivo di crescita "appare realistico", è "più difficile esprimere un giudizio sulle proiezioni per il 2019", avverte Bankitalia. ((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224393, Reuters Messaging: giuseppe.fonte.thomsonreuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia” Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia