Italia, Confindustria: su crescita pesa anche incognita referendum

ROMA (Reuters) - L'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre peserà sulla crescita italiana, che in autunno dovrebbe subire una decelerazione rispetto ai mesi estivi, segnala oggi il Centro studi di Confindustria. "Rimangono l’incognita dell’esito del referendum costituzionale e la partita aperta del credito bancario alle imprese", si legge nella 'Congiuntura flash' di Confindustria. Quasi tutti i sondaggi sul referendum danno in vantaggio il 'no' alla riforma costituzionale fortemente voluta dal premier Matteo Renzi, ma segnalano anche un numero molto alto di indecisi. "Il Pil italiano nei mesi estivi è tornato ad avanzare anche più dell’atteso; un risultato replicabile in autunno? Non secondo gli indici anticipatori", dice poi il Csc, che sottolinea comunque come prevalgano "segnali di tenuta". Più nel dettaglio, il Pil è "in recupero nei mesi estivi (+0,26% la nuova stima Csc) e in rallentamento nel 4° (trimestre). L’anticipatore Ocse, in calo da 8 mesi (-0,07% in agosto), preannuncia debolezza". In settimana Renzi si è detto ottimista sulla possibilità di una crescita quest'anno dell'1%, nonostante il governo abbia indicato un target di +0,8% nella nota di aggiornamento al Def di fine settembre (rivisto da +1,2%). Positivo il giudizio del Csc sulla legge di Bilancio per il 2017, che "fornisce un buon impulso, ricorrendo a maggior deficit e facendo potentemente leva sugli investimenti privati (oltre che rimpinguando quelli pubblici)". Questo mese la fiducia delle imprese è nuovamente salita dopo il rialzo di settembre, superando le attese nel settore manifatturiero, come ha rilevato stamani l'Istat. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia