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Italia, inflazione 2023 rallenta, media Nic 5,7%, armonizzato 5,9% - Istat

Bandiera italiana presso l'Altare della patria a Roma

MILANO (Reuters) - Aiutata principalmente dal raffreddamento dei prezzi dei beni energetici, l'inflazione media italiana nel 2023 scende sia a livello di indice nazionale sia a livello armonizzato.

L'indice Nic, dicono i dati Istat, passa a 5,7% dall'8,1% del 2022, massimo da quasi 40 anni.

"Tale andamento risente principalmente del venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni energetici (+1,2%, dal +50,9% del 2022)" spiega una nota dell'istituto.

"I prezzi nel comparto alimentare evidenziano invece un'accelerazione della crescita media annua (+9,8%, da +8,8% del 2022), nonostante l'attenuazione della loro dinamica tendenziale, evidenziata nella seconda metà dell'anno" aggiunge.

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L'indice armonizzato Ipca si porta, sempre in media d'anno, a 5,9% da 8,7% del nel 2022.

Guardando al mese di dicembre, l'indicatore nazionale dei prezzi al consumo viene stimato in progresso di 0,2% su mese e 0,6% su anno - contro attese di 0,7% per il tendenziale - dopo il -0,5% mensile e il +0,7% annuo della lettura finale di novembre.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rallentano entrambe nel mese osservato, rispettivamente a 3,1% da 3,6% e 3,4% da 3,6%.

I prezzi di prodotti ad alta frequenza continuano a decelerare, passando a 4,4% da 4,6% di novembre.

** Venendo all'Ipca, l'indice risulta in aumento di 0,2% su mese e di 0,5% su anno a dicembre, lievemente al di sopra del consensus (0,1% su mese, 0,4% su anno). Il mese prima era sceso dello 0,6% congiunturale e salito dello 0,6% a perimetro annuo.

Seguono i dati forniti da Istat per l'indice Nic:

Dic Nov Ott

Variazione mensile 0,2 -0,5 -0,2

Variazione annua 0,6 0,7 1,7

Indice (base 2015=100) 119,7 119,5 120,1

Dati forniti per l'indice Ipca:

dic nov ott

Variazione mensile 0,2 -0,6 0,1

Variazione annua 0,5 0,6 1,8

Indice (base 2015=100) 121,7 121,5 122,2

(Alessia Pé, editing Stefano Bernabei)