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Italia, sale produzione in marzo, sostiene attese su Pil primo trimestre

Un operaio a lavoro. REUTERS/Alessandro Bianchi (Reuters)

MILANO/ROMA, (Reuters) - Ancora in rialzo la produzione industriale italiana in marzo, con un +0,4% congiunturale che porta il saldo complessivo del primo trimestre a +0,3% e lascia ben sperare per il Pil dei primi tre mesi dell'anno, in uscita preliminare la settimana prossima. Le attese per la produzione degli economisti, elaborate da Reuters, erano per un incremento dello 0,2%. Istat ha inoltre rivisto al rialzo il dato di febbraio, a +0,7% da +0,6%. "L'output comincia finalmente a riflettere il deciso miglioramento della fiducia delle imprese nel settore e l'impatto positivo degli shock su energia e cambio" commenta l'economista di Intesa Sanpaolo Paolo Mameli. La produzione risulta sempre in crescita su base congiunturale dallo scorso ottobre, con la sola eccezione del mese di gennaio (-0,7%). L'economista di UniCredit Chiara Corsa parla di "dati buoni, che mostrano il consolidamento di un processo partito già a fine 2014, dissipando i timori che il miglioramento delle indagini congiunturali non si accompagni a quello dei dati reali". VERSO PIL POSITIVO IN TRIM1 Oggi Confindustria, che per il dato odierno prevedeva un +0,1%, ha fornito per aprile una stima della produzione di +0,1% su mese, calcolando inoltre una variazione acquisita per il secondo trimestre dello 0,6%. "Si sostanzia la nostra previsione di una crescita del Pil dello 0,2% nel primo trimestre" prosegue Corsa. "Inoltre i due rialzi consecutivi di febbraio e marzo garantiscono un buon ingresso nel secondo trimestre: potrà esserci volatilità, ma il quadro è coerente con un consolidamento della crescita del Pil, attorno allo 0,3% nel secondo". Secondo Mameli il dato odierno "è coerente con un ritorno in territorio positivo del Pil a inizio anno" anche se la crescita "non sarà ancora brillante", tra 0,1% e 0,2%. Il preliminare sul Pil del primo trimestre uscirà mercoledì 13. Le stime Reuters indicano un +0,2% congiunturale, dopo il dato piatto del quarto; sullo stessa linea Confindustria, che prevede un'accelerazione ulteriore in primavera e in estate. RIDUZIONE SPREAD DI CRESCITA Tornando alla produzione di marzo, a livello settoriale, incrementi congiunturali si sono avuti per i beni di consumo (+1,4%: -2,8% per i beni durevoli, +2,2 per quelli non durevoli) e i beni intermedi (+0,3%); in contrazione invece i beni strumentali (-0,2%) e il segmento dell'energia (-0,1%). Su base tendenziale la produzione industriale segna in marzo una crescita dell'1,5%, dopo il -0,1% di febbraio (rivisto da -0,2%), su stime per un calo dello 0,2%. La media del trimestre si attesta su una flessione dello 0,1%. A livello europeo, i dati di marzo premiano decisamente i paesi periferici rispetto a quelli 'core', "a conferma che è in atto una sensibile riduzione dello 'spread di crescita'" tra le due aree, come nota Mameli. A fronte del buon andamento della produzione in Italia e Spagna, numeri negativi e inferiori alle stime si sono registrati sia in Germania (-0,5%), sia in Francia (-0,3%). Il dato della zona euro uscirà mercoledì: le stime indicano un +0,2% su mese dopo il +1,1% di febbraio.