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Italia, produzione industriale sostiene ritorno crescita Pil in trim3

Italia, produzione industriale sostiene ritorno crescita Pil in trim3. REUTERS/Giorgio Perottino (Reuters)

di Elvira Pollina e Antonella Cinelli MILANO/ROMA (Reuters) - La produzione industriale italiana ha segnato in settembre un calo congiunturale inferiore alle attese che non ne ha pregiudicato la performance positiva nel terzo trimestre e un probabile contributo al Pil, di cui è atteso un ritorno alla crescita dopo la stagnazione vissuta tra aprile e giugno. Nel dettaglio, a settembre la produzione ha segnato una flessione congiunturale di 0,8% dopo +1,8% di agosto, rivisto al rialzo da 1,7%. La mediana delle attese degli analisti prospettava una caduta di -1%, dopo due incrementi mensili consecutivi. L'indice corretto per i giorni lavorativi ha registrato un aumento dell'1,8% su base annua da +4,4% (rivisto da +4,1%) di agosto, a fronte di attese per un aumento di 2,2%. Nella media trimestrale, la produzione ha mostrato un incremento di 1,2% dopo la flessione di 0,2% nel secondo trimestre. "Il settore industriale potrà dare un contributo positivo alla crescita, a differenza di quanto avvenuto nel secondo trimestre", commenta Loredana Federico, economista di UniCredit, che per quanto riguarda il Pil del terzo trimestre conferma una stima di +0,1% ma "con qualche rischio verso l'alto" alla luce del dato di oggi. Dello stesso avviso Paolo Pizzoli, economista di Ing. "Venivamo da due lettura positive e si temeva il solito effetto cancellazione nel mese di settembre ma questo non c'è stato. A livello trimestrale il consuntivo è positivo", prosegue l'economista che per il Pil mantiene una stima di crescita di 0,2%. Più ottimisti Barclays e Intesa Sanpaolo, che tenendo conto del dato odierno vedono una crescita del Pil di 0,3% nel terzo trimestre. Istat diffonderà il dato preliminare martedì 15 novembre. INCOGNITA REFERENDUM L'economia italiana, rimasta ferma nel secondo trimestre, nelle attese del governo dovrebbe quest'anno dovrebbe segnare una crescita di 0,8% dopo +0,7% nel 2015. Per l'anno prossimo l'esecutivo si aspetta un incremento del Pil di 1%. Diffuse ieri, le stime autunnali della Commissione europea, non si discostano eccessivamente da quelle dell'esecutivo: Bruxelles si aspetta per quest'anno un incremento del Pil di 0,7% e un'accelerazione alleo 0,9% nel 2017. Non mancano però i fattori d'incertezza, che in questa fase sono soprattutto di tipo politico. Dopo l'inatteso esito della consultazione popolare in Regno Unito, che ha sancito la volontà dei cittadini britannici di uscire dall'Unione europea, e la vittoria a sorpresa di Donald Trump alle presidenziali Usa, le attenzioni sono rivolte al referendum costituzionale italiano del 4 dicembre, al cui esito è in qualche modo legata la sorte del governo guidato da Matteo Renzi. "Nel terzo trimestre, con buona probabilità la crescita è stata sostenuta dalla domanda interna, sia attraverso i consumi privati che investimenti. E' chiaro che una fase d'instabilità politica si sommerebbe al quadro d'incertezza mondiale, inducendo a maggiore cautela famiglie e imprese", sintetizza Federico. Peraltro, tornando alla produzione, si legge in una nota di Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, la flessione di settembre crea un effetto statistico non positivo sul trimestre in corso. "Stimiamo un'attività industriale in espansione di un modesto 0,3% su trimestre e il PIL in aumento di appena 0,1% negli ultimi tre mesi dell’anno", scrive Mameli. Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon "Pagina Italia" o "Panorama Italia" Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia