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Italia, produzione maggio verso frenata dopo forte dato aprile

Un operaio al lavoro in una fabbrica. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

MILANO (Reuters) - Dopo l'incoraggiante dato di aprile, dai potenziali effetti positivi per l'intero secondo trimestre, in maggio dovrebbe nuovamente rallentare il passo della produzione industriale italiana. È quanto emerge da un sondaggio Reuters condotto tra gli economisti in vista della pubblicazione del dato da parte dell'Istat giovedì prossimo. La mediana delle stime indica un incremento della produzione italiana dello 0,2% congiunturale in maggio, dopo il +0,7% registrato il mese precedente. Su base tendenziale il sondaggio indica un incremento della produzione dell'1,1%, dopo l'1,6% di aprile. "Ci sarà un rallentamento rispetto ad aprile, quando aveva giocato un ruolo fondamentale il forte rimbalzo dell'energia dopo la caduta del primo trimestre, un fattore che svanisce in maggio" commenta l'economista di Unicredit Loredana Federico. "In aprile c'era stato il rimbalzo anche di altre componenti, che sosterranno ancora la produzione ma che non saranno probabilmente sufficienti ad evitare un dato praticamente invariato in maggio". In settimana giungeranno anche i dati di Eurostat sulla produzione industriale della zona euro: anche in questo caso le stime degli economisti indicano una battuta d'arresto come peraltro sembrano preannunciare le ultime indagini congiunturali, che hanno segnalato un rallentamento dell'attività tra maggio e giugno. Per maggio la produzione della zona euro è infatti stimata una contrazione dello 0,1% congiunturale, contro il +0,8% del mese precedente, mentre su base tendenziale le stime indicano un +1,1% dal precedente +1,4%. Un'indicazione decisamente negativa è giunta stamane dai dati di produzione industriale tedesca: -1,8% su mese in maggio, a fronte di stime per un dato invariato, con la lettura di aprile rivista ad un -0,3% dall'iniziale +0,2%. ECONOMISTI VEDONO ACCELERAZIONE PRODUZIONE IN TRIM2 Un rallentamento a maggio non dovrebbe tuttavia compromettere la possibilità per la produzione italiana di accelerare nel complesso del secondo trimestre, soprattutto in chiave dell'attesa ripresa del Pil italiano dopo la contrazione dello 0,1% mostrata a sorpresa nella prima frazione del 2014. "Con l'ingresso forte che abbiamo avuto ad aprile e la conferma di una produzione sostanzialmente stagnante in maggio, basta una crescita anche debole in giugno per avere un trimestre un po' migliore del primo" nota Federico. Tra gennaio e marzo del 2014 la produzione industriale italiana ha registrato un'espansione complessiva dello 0,2%. "Nel secondo trimestre l'industria deve fare bene, è importante che si materializzi un rafforzamento, anche moderato della produzione, altrimenti ci potrebbero essere ripercussioni sul Pil e potrebbe sorgere il dubbio che il calo del primo trimestre non sia stato un dato isolato come ipotizzato finora" conclude l'economista. Unicredit ha al momento una previsione di crescita dello 0,4% congiunturale per il secondo trimestre del 2014. Nell'ultima 'indagine rapida' pubblicata una settimana fa, il Centro studi di Confindustria stima un incremento della produzione italiana dello 0,1% a maggio, seguito da un +0,4% a giugno, per un saldo complessivo nel secondo trimestre 2014 dello 0,4%. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia