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Disoccupazione sale a giugno, record giovani. Renzi: "Molto da fare"

Un giornale con offerte di lavoro. REUTERS/Alessandro Garofalo (Reuters)

di Antonella Cinelli ROMA (Reuters) - - Il tasso di disoccupazione italiano nel mese di giugno torna a salire, al 12,7% dal 12,5% di maggio, con quello giovanile che fa registrare il livello più alto dal 1977 confermando la lentezza delle ripresa dell'economia dopo un triennio di recessione. Sostanzialmente stabile, invece, l'inflazione a luglio, con l'indice Nic dei prezzi al consumo a -0,1% su base congiunturale e a +0,2% sullo stesso periodo dell'anno precedente, poco sotto le attese. I dati sui disoccupati sono una cattiva notizia per il governo di Matteo Renzi che sulla riforma del mercato del lavoro ha puntato gran parte del suo prestigio politico. La fotografia dell'Istat è giunta pochi minuti prima che Eurostat attestasse un tasso di disoccupazione dell'Eurozona fermo all'11,1% e a pochi giorni dal rapporto del Fondo monetario internazionale secondo il quale l'Italia impiegherà 20 anni per tornare ai livelli occupazionali precedenti la crisi economico-finanziaria. Il dato sull'occupazione "mostra che c'è molto da fare sui posti di lavoro", ha detto Renzi, segnalando che "l'occupazione è l'ultima cosa che riparte dopo un periodo di crisi". A giugno il tasso di occupazione è pari al 55,8%, in calo di 0,1 punti percentuali su mese e invariato su anno. Gli occupati sono 22,297 milioni, 22.000 in meno rispetto a maggio e 40.000 in meno su anno. Il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni è cresciuto al 44,2% dal 42,4% del mese precedente, record dall'inizio delle serie storiche. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti guarda all'intero ultimo trimestre e in una nota rileva che si registrano 33.000 occupati in più rispetto ai precedenti tre mesi. Il calo degli inattivi, aggiunge il ministro, "è un segno della crescente fiducia dei cittadini sull’incremento delle opportunità nel mercato del lavoro". "MOMENTANEO CALO FIDUCIA IMPRESE" L'aumento della disoccupazione negli ultimi due mesi sarebbe "legato a una perdita temporanea di fiducia delle imprese per via del quadro internazionale", spiega Loredana Federico, analista di Unicredit, sottolineando che si tratta comunque di dati "molto, molto volatili". "L'aspettativa è che nel terzo trimestre l'occupazione torni ad aumentare", aggiunge Federico. Ma secondo la Cgil "il Jobs act non funziona, il governo non ha una strategia per l'occupazione". Solo negli ultimi otto giorni Telecom Italia ha denunciato 1.700 esuberi e messo nel cassetto un piano di assunzioni che avrebbe riguardato 4.000 giovani, e anche Saipem ha detto che dovrà ridurre la propria forza lavoro di 8.800 unità anche se in gran parte fuori dall'Italia. I lavoratori di Italcementi, inoltre, temono ripercussioni sui livelli occupazionali degli stabilimenti italiani per effetto del takeover annunciato martedì dal gigante tedesco HeidelbergCement sullo storico gruppo bergamasco. Sul fronte dell'inflazione, per Federico il dato di luglio conferma "una stabilizzazione che dovrebbe continuare nei prossimi due mesi, specie se restano deboli gli energetici, con la ripresa della risalita nell'ultima parte dell'anno". Per Confcommercio i dati odierni non fanno temere un possibile ritorno in deflazione, nonostante il primo calo congiunturale da quattro mesi, definito "fisiologico". L'indice armonizzato Ipca ha segnato su anno +0,4% tornando al livello del maggio 2014, contro il +0,2% dell'Eurozona comunicato stamani da Eurostat, ancora lontano dal target Bce. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia