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Italia, Ue: politica fiscale 2015 ampiamente neutra, servono più sforzi

MILANO (Reuters) - L'Italia ha programmmato per il 2015 una politica fiscale ampiamente neutrale e saranno quindi necessari ulteriori sforzi nel corso del prossimo anno per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Lo scrive la Commissione europea nel suo Rapporto 2014 sulla finanza pubblica nell'unione monetaria europea, diffuso stamane, in cui peraltro si accomunano all'Italia di versi altri paesi. "Tra gli stati membri con i più ampi deficit strutturali e rapporti di debito, si prevede che solo quattro implementeranno almeno qualche sforzo fiscale nel 2015" scrive l'Ue riferendosi a Irlanda, Francia, Belgio e Portogallo, ma sottolineando che l'intervento fiscale sarà comunque inferiore allo 0,5% del Pil, ad eccezione dell'Irlanda (per cui è atteso uno 0,6%). "Al contrario si prevede che Spagna e Italia avranno una posizione fiscale ampiamente neutrale nel 2015" prosegue il rapporto che sottolinea: "presumibilmente, con la possibile eccezione dell'Irlanda, questi stati membri dovrebbero realizzare sforzi fiscali maggiori nel 2015 per assicurare adeguatamente la sostenibilità delle loro finanze pubbliche e il rispetto dei loro impegni sulla base delle regole Ue". Il rapporto sottolinea a inoltre come in diversi paesi, tra cui l'Italia, si è avuta una riduzione consistente degli investimenti pubblici rispetto al Pil, nel periodo tra il 2010 e il 2015. Per l'area euro nel suo complesso la riduzione prevista è del 20%, ed è stata "particolarmente acuta" in diversi paesi tra cui Italia, Irlanda, Spagna e Portogallo, scrive la Commissione. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia