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Italia, Ue taglia stima Pil 2017 a 0,9%, vede deficit stabile a 2,4% in 2017

MILANO (Reuters) - La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l'Italia sia per quest'anno e che per il prossimo, mostrandosi più pessimista rispetto al governo anche per quanto riguarda la dinamica dei conti pubblici. Le previsioni economiche autunnali, diffuse stamane per tutti i Paesi membri, indicano per quest'anno una crescita del Pil di 0,7% -- identica a quella conseguita nel 2015 -- mentre a maggio la stima era di 1,1%. Rivista al ribasso a 0,9% da 1,3% la proiezione di Bruxelles per l'anno prossimo. Il governo si aspetta per quest'anno un incremento del Pil di 0,8% e di 1% il 2017. "La ripresa economica italiana è impostata a proseguire a un ritmo moderato, dal momento che le condizioni di finanziamento sono ancora severe e l'incertezza impedisce una ripresa più sostenuta", scrive la Commissione, che nei prossimi giorni dovrà esprimere un giudizio sulla legge di bilancio varata dal governo per l'anno prossimo. Per quanto riguarda il deficit, l'idea di Bruxelles è, come a maggio, di un calo quest'anno al 2,4% dal 2,6% del 2015. Per l'anno prossimo le autorità Ue prevedono il disavanzo resti stabile al 2,4%, mentre il governo indica una discesa al 2,3%. In maggio, con le stime di primavera, la Commissione Ue stimava un deficit all'1,9% del Pil. Proprio sul deficit si è concentrato il recente dibattito tra Roma e Bruxelles. L'Italia, infatti, chiede di rallentare il sentiero di rientro previsto dal patto di stabilità, invocando flessibilità per le spese relative all'immigrazione e al terremoto. In termini strutturali, cioè al netto del ciclo e delle una-tantum, Bruxelles vede un deficit in crescita a 1,6% quest'anno e 2,2% il prossimo da 1,1% segnato nel 2015. "L'elevata dipendenza da entrate una tantum per finanziare misure espansive previste nella bozza di bilancio contribuisce a un marcato peggioramento del deficit strutturale nel 2016 e nel 2017", rileva la Commissione. Per quanto riguarda il debito, Bruxelles si aspetta per quest'anno una salita al 133% del Pil da 132,3% del 2015, mentre il Tesoro lo indica a 132,9%. In maggio l'attesa Ue sul 2016 era di 132,7% Le autorità europee vedono il rischio che il rapporto debito/Pil cresca ancora, seppur marginalmente, l'anno prossimo al 133,1%, mentre a maggio le previsioni erano per uno sgonfiamento a 131,8%. Anche in questo caso, la previsione del governo si rivela più ottimistica, in quanto il rapporto debito/Pil 2017 è indicato al 132,5%. Il documento, comunque, parla di sostanziale stabilizzazione del debito/Pil tra 2017 e 2018, grazie alla riduzione della spesa per interessi e la pur modesta crescita nominale. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, infine, è previsto una rallentamento della crescita dell'occupazione legata alla fine degli sgravi contribuitivi per le nuove assunzioni alla fine di quest'anno. Il tasso di disoccupazione è destinato a scendere molto lentamente, si legge nel rapporto, anche perché molte persone scoraggiate dovrebbero entrare nel bacino della forza lavoro. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia