L’incontro segreto tra Matteo Renzi e Mario Draghi

Il premier Matteo Renzi e il presidente della Bce Mario Draghi si sono incontrati nella casa di campagna di quest’ultimo, a Città della Pieve. L’incontro doveva rimanere segreto, ma il Corriere dell’Umbria l’ha reso pubblico, facendo sì che il faccia a faccia di martedì diventasse notizia a diffusione nazionale. Dopo un primo no comment, Renzi ha confermato l’incontro informale con Draghi.

Oggetto dell’incontro non poteva che essere la situazione economica dell’Italia che stenta a tirarsi fuori dalle secche della crisi economica. A margine della visita compiuta ieri ai cantieri dell’Expo, Renzi ha dichiarato che i rapporti con Draghi continuano a essere sereni: il premier ha detto che l’Italia non è un osservato speciale e che il botta e risposta di una settimana fa, con il “non ci facciamo commissariare” di Renzi in risposta al presidente Bce che chiedeva la cessione della sovranità all’Europa sulle riforme strutturali, non aveva alcun intento polemico.

L’incontro sarebbe dovuto rimanere segreto, visto che non era riportato nell’agenda pubblica del premier. Renzi è atterrato con l’elicottero della Presidenza del Consiglio dei ministri su di un campo di calcio a pochi chilometri da Chiusi. Da lì Renzi e la sua scorta, a bordo di un’auto blu, hanno raggiunto la casa di campagna di Draghi. Il giorno prima dell’arrivo di Renzi, era stata richiesta la disponibilità del campo per “un’esercitazione militare”, un’informazione che è diventata una pista da seguire per la redazione del Corriere dell’Umbria che ha reso noto per prima l’incontro fra premier e presidente della Bce.

Renzi e Draghi hanno parlato per un paio d’ore e l’incontro segreto non ha tardato a sollevare critiche in parlamento: “È normale che un presidente del Consiglio di un Paese democratico prenda un elicottero, dicono, e vada a incontrare il presidente della Bce in modo segreto? E di cosa hanno parlato? E se la cosa non fosse stata rivelata, sarebbe rimasta segreta? Incontri del genere, con queste modalità, sono coerenti con lo statuto della Bce che tutela, persino in modo ossessivo, l'assoluta indipendenza della banca dai governi nazionali dei Paesi membri?” sono state le domande retoriche di Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. L’ex ministro si è poi spinto oltre, spiegando che “se le Camere non fossero chiuse per Ferragosto ci sarebbero tutte le ragioni per chiedere al presidente Renzi di venire a riferire in Aula”.

Nel confermare l'incontro, Renzi ha fatto sapere di avere già incontrato Draghi e di avere intenzione di incontrarlo nuovamente in futuro.