L'allarme dei medici: "La lotta alla malaria si sta bloccando"
Esiste una minaccia molto seria, che rischia di annullare anni e anni di ricerca e di progressi per ridurre le morti derivate da malaria. La lotta a questa terribile malattia ha ora un enorme problema da superare: la resistenza che i parassiti stanno opponendo ai farmaci, proprio come accade nelle infezioni batteriche.
Il timore dei medici
A lanciare l’allarme sono i ricercatori della Columbia University, una pessima notizia che però è stata accompagnata da un’altra (si spera) positiva e che sembra dare un po’ di speranza: sono state catturate, infatti, nuove immagini di un mediatore chiave della resistenza ai farmaci che potrebbero dare agli studiosi nuovi indizi per combattere la malaria.
LEGGI ANCHE: Alzheimer, scoperta molecola che ringiovanisce il cervello
Lo studio
Tutto ruoterebbe attorno a una specifica proteina. La nuova scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a trovare modi per ripristinare l'efficacia dei farmaci. A partecipare a questo risultato c'e' anche un italiano: si tratta di Filippo Mancia, docente associato di fisiologia e biofisica cellulare.
"La lotta contro la malaria si sta bloccando - dice David Fidock, ricercatore che ha condotto lo studio - Scoprire le basi molecolari della resistenza è essenziale per prolungare l'efficacia dei farmaci attuali e svilupparne di nuovi".
LEGGI ANCHE: Scozia, donna-segugio riconosce le malattie dall'odore
La piperachina
Per quasi 15 anni, la piperachina è stata usata in tutto il mondo per curare le persone infettate dal parassita della malaria. Il farmaco, in combinazione con l'artemisinina, ha contribuito a ridurre il numero di decessi causati dalla malattia da oltre 1 milione nel 2004 a circa 435.000 nel 2017.
La resistenza alla piperachina è esplosa di recente nel sud-est asiatico. "In alcune aree, la combinazione di prima linea di piperapichina con diidroartemisinina è ora efficace solo nel 13% dei pazienti, rendendo questo farmaco essenzialmente inutile in quelle regioni", prosegue Fidock.
La resistenza alla piperapichina è causata dalla Pfcrt, una proteina del parassita della malaria che è la stessa che ha portato alla resistenza al precedente farmaco di prima linea, la clorochina. “Questa coincidenza - spiegano gli studiosi - può creare nuove opportunità di trattamento, poichè le nuove mutazioni, che si stanno diffondendo in tutto il sud-est asiatico, spesso fanno perdere ai loro parassiti la loro resistenza alla clorochina. La combinazione di antimalarici potrebbe così trattare infezioni da parassiti resistenti”.
GUARDA ANCHE: Zanzare killer, 725mila morti ogni anno