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Lavoro, sciopero generale Uil e Cgil 12 dicembre, no di Cisl

di Francesca Piscioneri ROMA (Reuters) - La Cgil e la Uil faranno insieme una giornata di sciopero generale il 12 dicembre contro le politiche economiche e del lavoro del governo, mentre la Cisl ha deciso di non aderire. Lo hanno annunciato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo, nuovo segretario generale designato della Uil, al termine di un incontro stamani con la leader della Cisl, Annamaria Furlan. Tesi i rapporti con il governo tanto che il ministro del Welfare Giuliano Poletti ha rinunciato ad intervenire al Congresso Uil, dove era atteso nel pomeriggio, inviando una lettera - accolta dai fischi - con la quale si è giustificato per il "mutato contesto" a seguito dell'annuncio dello sciopero. E' la prima volta dal 2011 che la Cgil non sciopera da sola. Nel dicembre di quell'anno, i tre principali sindacati hanno unitariamente proclamato l'astensione dal lavoro per protestare contro la dura riforma previdenziale del governo di Mario Monti, ma da allora più nulla. "La Cgil ha aderito alla nostra richiesta [di andare insieme allo sciopero generale] e la data verrà spostata", ha detto Barbagallo riferendosi al 5 dicembre, giorno indicato precedentemente dalla Cgil per il proprio sciopero generale. "La Cisl non aderisce allo sciopero", ha aggiunto Barbagallo a margine dei lavori del congresso Uil che lo incoronerà nuovo segretario generale al posto di Luigi Angeletti. La defezione della Cisl era stata anticipata stamani dalla Furlan in una intervista a Repubblica nella quale la sindacalista ha detto che "non ci sono le motivazioni valide per fermare il Paese". L'incontro a tre non è servito a farle cambiare idea: "Noi non ci siamo sfilati, non abbiamo mai valutato di dichiarare lo sciopero generale. Confermiamo lo sciopero unitario del pubblico impiego", ha detto. Lo sciopero dei pubblici della Cisl è previsto per il primo dicembre e anche Cgil e Uil dovrebbero aderire. Proprio l'insoddisfazione dei sindacati per come è andata la trattativa sul comparto pubblico, che lamenta un blocco dei rinnovi contrattuali dal 2010, ha fatto innescare la miccia dello sciopero generale anche da parte della Uil, annunciato ieri al termine dell'esecutivo. La Cgil aveva già annunciato che sarebbe scesa in piazza per otto ore il 5 dicembre. La decisione di scioperare è "un errore" secondo il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, che rivendica i passi avanti che il Jobs act e la legge di Stabilità stanno compiendo, secondo il governo, per rendere più stabili i contratti e ampliare i diritti. ((In Redazione a Roma Giselda Vagnoni, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +3906 85224380, valentina.consiglio.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia