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Legge di Stabilità, Renzi a caccia di 25-30 miliardi riceve aiuto da revisione dati Pil

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi lo scorso 7 luglio a Bruxelles per il vertice d'emergenza dei capi di Stato e di governo della zona euro. REUTERS/Eric Vidal (Reuters)

di Giuseppe Fonte ROMA (Reuters) - Gli ultimi segnali di miglioramento dell'economia potrebbero rendere meno complesso per il presidente del Consiglio Matteo Renzi superare la prova della legge di Stabilità per la quale è alla ricerca di 25-30 miliardi. Istat ha reso noto oggi che in luglio il tasso di disoccupazione è sceso di mezzo punto percentuale al 12%, anche se più per l'aumento degli inattivi che per la crescita degli occupati. Ma a far gioire Renzi è stata la revisione al rialzo di 0,1 punti dei dati sul Pil del secondo e primo trimestre: ora rispettivamente a +0,3% e +0,4% in termini congiunturali. "Il Paese si rimette in moto", ha commentato su Twitter il presidente del Consiglio. La crescita acquisita del 2015 è adesso pari a +0,6%, appena un decimo di punto sotto lo 0,7% stimato a metà aprile dall'esecutivo. Se la congiuntura continua a migliorare aumenteranno anche le entrate tributarie e i margini di manovra sul bilancio. Anche per il 2016 come per il 2015 Renzi vuole mantenere il deficit italiano entro la soglia del 3% del Pil e allo stesso tempo finanziare misure espansive. Più alto è il reddito nazionale, maggiori sono le risorse a disposizione per dare impulso all'economia. Entro metà ottobre il governo presenterà in Parlamento, e poco dopo a Bruxelles, la legge di Stabilità per il prossimo anno. Prima di allora il ministero dell'Economia aggiornerà il quadro macroeconomico e di finanza pubblica. "Con stime ragionevoli e affidabili le finanze pubbliche sono sotto controllo e ci permettono di dare respiro alla ripresa", ha cinguettato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. La manovra sarà impegnativa dopo che Renzi ha promesso tagli di tasse per 50 miliardi entro il 2018, anno delle prossime elezioni politiche. La riduzione di Imu e Tasi vale da sola 5 miliardi (3,5 servono a detassare la prima casa). Al Corriere della sera di domenica 30 agosto Renzi ha annunciato un piano a sostegno della famiglia, "dagli asili nido fino agli interventi per i bambini poveri e le famiglie numerose". Eliminare le clausole di salvaguardia, ereditate dai precedenti esecutivi e che farebbero aumentare Iva e accise, richiede 16 miliardi. Altri 2 servirebbero a prorogare la decontribuzione per i nuovi assunti, mentre rinnovare il contratto dei dipendenti pubblici può costare 1,7 miliardi stando al Documento di economia e finanza (Def). Il governo deve anche trovare 500 milioni per la reindicizzazione delle pensioni dopo la sentenza della Corte costituzionale e ripianare 728 milioni di mancato gettito dopo che la Commissione europea ha bocciato il 'reverse charge'. Il capitolo coperture non è ancora del tutto definito. Per ora il Tesoro ribadisce l'impegno a ridurre la spesa pubblica di altri 10 miliardi. Una delle leve che l'esecutivo mostra di voler utilizzare è l'aumento del deficit, chiedendo alla Commissione europea di attivare la clausola di flessibilità legata all'attuazione delle riforme strutturali. "Per la prima volta, grazie al lavoro di tutti a partire da Padoan, abbiamo ottenuto la possibilità di uno spazio di patto di circa l’1%, 17 miliardi di euro. Cercheremo di usare parte di quello", ha detto Renzi al Corriere. Bruxelles ammette deviazioni dagli obiettivi di bilancio purché il deficit resti entro il 3% del Pil. L'ultima stima del governo indica l'indebitamento all'1,8% del Pil il prossimo anno. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia