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Legge elettorale, Pd critico su testo base, insiste su Mattarellum al 50%

Palazzo Montecitorio riflesso negli occhiali di un uomo. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

di Massimiliano Di Giorgio ROMA (Reuters) - Il Pd è critico sul testo base della nuova legge elettorale, depositato ieri sera in Parlamento, che prevede l'Italicum modificato con premio di lista sia alla Camera che al Senato. Rilancia quindi la sua proposta per un sistema di collegi uninominali maggioritari per il 50% dei seggi e voto proporzionale per l'altro 50%. "Noi vorremmo che la proposta che abbiamo presentato fosse valutata in modo più articolato e meno frettoloso", ha detto oggi a Reuters l'ex vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. "La proposta contempera sia l'esigenza di stabilità che quella di rappresentanza, lascia aperta la possibilità di coalizioni... raccoglie alcune convergenze politiche che sarebbe sbagliato non considerare", ha aggiunto Guerini. Il testo base, un tentativo di trovare un denominatore comune tra le posizioni dei vari partiti, è stato presentato ieri sera dal presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, Andrea Mazziotti Di Celso. Gli emendamenti a questo testo sono ammessi fino al 23 maggio, mentre il suo approdo in aula è calendarizzato per il 29 maggio. Prevede premi di maggioranza alla lista che raccoglie almeno il 40%, una soglia di sbarramento al 3% su base regionale, collegi plurinominali con capilista bloccati. Il M5s, Forza Italia e Ap sono favorevoli al testo Di Celso. Ma senza Pd non avrebbero i voti necessari ad approvarlo. Il sistema che invece ancora rilancia il Pd è simile al cosiddetto Mattarellum, in vigore in Italia tra il 1993 e il 2001 (dal nome dell'attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella) con un aumento della quota proporzionale dal 25% al 50%. Consentirebbe alleanze e anche "desistenze" nei singoli collegi. A favore del Mattarellum modificato sono schierati, oltre al partito di Matteo Renzi, la Lega Nord, i verdiniani di Ala (che sono stati primi a proporre il sistema, nei mesi scorsi), la Svp e vari parlamentari centristi. Anche il Mdp è incline a sostenerlo, dicono alcune fonti. Secondo il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, la proposta avrebbe comunque la maggioranza sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Oggi la questione della legge elettorale sarà al centro di una prima riunione informale dei vertici Pd. Poi martedì 16 si riunirà la presidenza del gruppo alla Camera per assumere una posizione ufficiale. Se si votasse oggi al momento nessuna lista avrebbe la maggioranza. Un sondaggio Ixé per la trasmissione Agorà di RaiTre diffuso oggi assegna al Pd il 28,4%, al M5s il 28,1%, a Forza Italia il 12,8% e alla Lega Nord il 12,6%. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia