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Legge elettorale, via libera in commissione, da lunedì in aula Camera

Schede elettorali durante lo spoglio. REUTERS/Yara Nardi (Reuters)

ROMA (Reuters) - La commissione Affari costituzionali di Montecitorio ha terminato oggi l'esame del disegno di legge elettorale senza apportare alcuna modifica, dopo che il rischio in tal senso per il governo era stato scongiurato con la sostituzione di 10 deputati della dissidenza Pd, critici verso la riforma, con altri fedeli alla linea del premier Matteo Renzi. Come da calendario, quindi, il ddl arriverà in aula all'inizio della prossima settimana in un contesto politico surriscaldato dalla decisione delle opposizioni di disertare per protesta i lavori della commissione. "Mi auguro ora che le forze politiche decidano di esaminare il provvedimento in aula senza ricorrere al voto segreto", ha commentato a Montecitorio il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. La maggioranza di governo conta alla Camera su un margine di 70 deputati e la Boschi si è detta oggi convinta che sarà compatta anche in aula. Ma nel voto segreto potrebbe vacillare se si saldassero i no dell'opposizione con quelli della minoranza Pd, che conta circa 100 deputati. Forza Italia, che ha disconosciuto la riforma dopo averla votata nei due precedenti passaggi parlamentari, ha annunciato che sui suoi emendamenti chiederà proprio il voto segreto. Ma anche al suo interno ci sono profonde differenze che potrebbero riflettersi sulla compattezza del no al ddl, mentre nel Pd l'entourage di Renzi si dice convinto che alla fine gran parte della minoranza si uniformerà alla maggioranza renziana. Sempre alte sono le chance che il governo metta la fiducia sul provvedimento per farlo diventare legge senza un secondo rinvio al Senato. "Al punto in cui siamo arrivati non vedo come non possa farlo", ha detto un deputato della minoranza Pd. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia