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L'Europa si spinge in avanti, ma non riesce a trainare Milano

Seconda giornata consecutiva in rialzo per la piazza azionaria giapponese che, snobbando la negativa conclusione di ieri a Wall Street, ha guadagnato ancora terreno oggi. Il Nikkei 225 è salito dello 0,83%, beneficiando dell'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro, sostenuto a sua volta dalle positive indicazioni arrivate dall'indice ISM manifatturiera Usa.

In positivo anche le Borse europee che oggi hanno visto il ritorno alle contrattazioni del Dax390, rimasto chiuso ieri per festività. Il listino tedesco sale oggi dello 0,54%, ma riescono a fare meglio il Cac40 e il Ftse100 che si apprezzano rispettivamente dello 0,88% e dell'1,57%.

Sul fronte macro in Europa è stato diffuso solo l'indice dei prezzi alla produzione che ad agosto ha registrato una variazione negativa dello 0,2%, deludendo le attese degli analisti che puntavano ad una lettura sulla parità.

Poco mossa Piazza Affari dove il Ftse Mib si presenta ad un passo dall'area dei 16.250 punti, con un calo frazionale dello 0,07%.

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Tra le blue chips più gettonate dagli acquisti troviamo Banca Mediolanum che sale dell'1,43%, ma si spinge ancora in avanti Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) con un vantaggio dell'1,1%.
In recupero Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) che si apprezza dell'1,3%,di pari passo con Ferrari (Berlino: 2FE.BE - notizie) e spunti sono offerti dai titoli del settore oil malgrado il prezzo del petrolio stia ritracciando un po' verso i 48,5 dollari al barile. ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) guadagna mezzo punto, mentre Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) avanza dello 0,7%, preceduto da Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che mostra un progresso dello 0,9% dopo che Mediobanca Securities ha confermato la raccomandazione "outperform" sul titolo, con un prezzo obiettivo a 0,47 euro.

In ascesa dello 0,87% Fca sulla scia dei dati relativi alle immatricolazioni di settembre che hanno visto il gruppo mettere a segno un rialzo del 20,49% rispetto al 17,43% del mercato di riferimento. La market share è salita al 29,02% dal 28,36% dello stesso periodo dello scorso anno.

In rosso le banche tra le quali spicca in negativo Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che flette del 2,02% dopo che indiscrezioni di stampa parlano di un aumento di capitale da 13 miliardi di euro, a fronte però di un fabbisogno di 18 miliardi , ma gli analisti pensano che la cifra sia decisamente più ridotta trea 4 e 7 miliardi di euro.

In calo dell'1,5% Banca Monte Paschi, seguito da Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che scende dell'1,03%, mentre Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) retrocedono entrambi dello 0,67%, tallonati da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che viaggiano in rosso dello 0,5% e dello 0,25%.

Sul fronte macro Usa per oggi è previsto solo l'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio con riferimento alle maggiori catene americane.
In agenda un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond.

Si segnalano i risultati degli ultimi tre mesi di Micron Technology (Francoforte: 869020 - notizie) per i quali si prevede una perdita per azione di 0,12 dollari.

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