Libia, 40 morti nell'est per tre autobomba rivendicate da Is

BENGASI, Libia (Reuters) - L'esplosione di tre autobomba a Qubbah, nell'est della Libia, ha provocato la morte di 40 persone e il ferimento di altre 70, riferiscono medici e responsabili della sicurezza. Gli attentati sono stati rivendicati dallo Stato Islamico in un comunicato diffuso sui social media, dopo che il presidente del Parlamento Aguila Saleh aveva prospettato l'ipotesi di una rappresaglia per gli attacchi aerei condotti dall'Egitto sulla vicina Derna, zona dove sono attivi guerriglieri islamici. I militanti, si legge nel comunicato firmato 'Stato Islamico, provincia Cirenaica', "hanno ucciso e ferito decine di persone come rappresaglia per la carneficina di musulmani nella città di Derna". Lunedì scorso, le forze aree egiziane hanno attaccato presunti bersagli dello Stato Islamico a Derna, all'indomani della diffusione di un video del gruppo combattente che mostrava l'esecuzione di un gruppo di lavoratori egiziani di religione copta. Oggi le tre autobomba hanno preso di mira una pompa di benzina, gli uffici della polizia locale e il consiglio comunale di Qubbah. Un ufficiale della sicurezza libica ha detto che si tratta probabilmente di attentati suicida. La Libia è nel caos, con due governi e due parlamenti in cerca di legittimazione e territorio da amministrare, quattro anni dopo la cacciata di Muammar Gheddafi. Il premier riconosciuto dalla comunità internazionale, Abdullah al-Thinni, ha la sua sede a Bayda, a circa 40 chilometri da Qubbah. Il Parlamento si trova invece a Tobruk. La capitale Tripoli è sotto il controllo di un governo rivale. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia