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L'indice IFO alimenta la propensione al rischio. Banche in corsa

Seconda giornata consecutiva con il segno più per la piazza azionaria giapponese che oggi ha visto il Nikkei 225 terminare le contrattazioni in rialzo dello 0,1%. Il listino nipponico è stato sostenuto dalla ripresa dei prezzi del petrolio che dopo il rimbalzo di venerdì scorso continuano a spingersi in avanti questa mattina. Il mercato non ha risentito delle cattive notizie su Takata che oggi è stato sospeso dagli scambi e sarà escludo dal listino il prossimo 27 luglio, dopo che il gruppo ha presentato istanza per la protezione dalla bancarotta.

In positivo le Borse europee che hanno aperto la settimana in guadagno nel giorno in cui inizia in Portogallo il Forum della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) sulle Banche Centrali in Portogallo. In giornata sono attesi i discorsi del presidente Draghi, del numero uno della Bank of England, Carne, e del presidente della Bank of Japan, Kuroda.

Ad alimentare lo shopping sono intanto le buone notizie arrivate dal fronte macro visto che in Germania è stato diffuso l'indice IFO che a giugno si è attestato a 115,1 punti, segnando un nuovo massimo storico, in rialzo rispetto alla lettura precedente fermatasi a 114,6 punti e oltre le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un calo a 114,4 punti.

Sempre a giugno l'indicatore relativo alle condizioni attuali è salito da 123,2 a 124,1 punti, mentre quello sulle aspettative future è cresciuto da 106,5 a 106,8 punti.
Un dato che incoraggia la propensione al rischio con il Ftse100 in ascesa dello 0,63%, preceduto dal Dax30 e dal Cac40 che avanzano rispettivamente dello 0,7% e dello 0,96%.

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A salire più degli altri è Piazza Affari che vede il Ftse Mib poco oltre i 21.100 punti con un vantaggio dell'1,35%.

A sostenere il nostro mercato è la buona intonazione del settore bancario dopo il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che prevede per il Governo un impegno complessivo di 17 miliardi di euro.
A correre più degli altri è Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che viaggia in rally di quasi il 4% dopo che il gruppo ha siglato con le due venente il contratto di acquisto, al prezzo simbolico di un euro, di certe attività e passività e certi rapporti giuridici facenti capo alle due banche.

In ascesa del 3,64% Banco BPM, quasi di pari passo con Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che guadagnano rispettivamente il 3,62% e il 3,6%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Bper Banca si apprezzano entrambi di poco più del 3%.

Il recupero dei prezzi del petrolio favorisce un rialzo dei titoli del settore oil con Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) in crescita del 2,39%, seguito da Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che guadagnano lo 0,9% e lo 0,66%.

Tra le blue chips più gettonate dagli acquisti troviamo alcuni industriali come CNH Industrial e Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che avanzano del 2,66% e dell'1,62%, mentre Fca guadagna l'1,13%.

Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) sale dello 0,95% dopo che la sua controllata AZ Swiss & Partners ha firmato un contratto di compravendita vincolante per l'acquisto dell'intero capitale sociale di Sdb Financial Solutions Sa.

Segno meno per Banca Generali che scende dello 0,56%, seguito da Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) e Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che si muovono poco al di sotto della parità.

Sul fronte macro Usa per oggi si segnalano gli ordini di beni durevoli che nella lettura preliminare di maggio dovrebbero evidenziare una variazione negativa dello 0,5%, in recupero rispetto al calo dello 0,8% precedente. Al netto della componente trasporti si prevede un rialzo dello 0,3%, in recupero rispetto alla flessione dello 0,5% precedente.
In agenda anche un discordo di John Wiliams, presidente della Fed di San Francisco.

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