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L’Italia spreca sempre meno a tavola

4 italiani su 10 dichiarano di sprecare meno di due anni fa, 6 su 10 dicono di gettare cibo ancora commestibile solo una volta al mese. (Credits – Getty Images)
4 italiani su 10 dichiarano di sprecare meno di due anni fa, 6 su 10 dicono di gettare cibo ancora commestibile solo una volta al mese. (Credits – Getty Images)

Gli italiani sono sempre più attenti a ciò che mangiano, ma soprattutto a ciò che non mangiano. A dirlo sono i risultati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watchers di Last minute Market /Swg che ha preso in considerazione gli sprechi alimentari in Italia.

Partiamo, però, dai dati ancora negativi. “I dati reali sullo spreco, misurati attraverso il progetto Reduce e I Diari delle famiglie italiane in cui segnano tutto quello che usano e buttano quotidianamente, parlano ancora di 3 kg di cibo pro capite ogni mese gettato nella spazzatura”, spiega il docente ed economista Andrea Segrè.

“In termini di costi, rapportato alle famiglie italiane questo si traduce in 8,5 miliardi gettati ogni anno, lo 0,6 per cento del Pil. Lo spreco si batte prevenendolo, solo una capillare campagna di educazione alimentare può favorire la svolta culturale” conclude l’esperto. E questo è il lato negativo del Rapporto di Waste Watchers. Ma se l’Italia ancora spreca, spreca molto meno rispetto al passato.

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Il Rapporto, infatti, racconta come 4 italiani su 10 dichiarino di sprecare meno di due anni fa, 6 su 10 dicono di gettare cibo ancora commestibile solo una volta al mese, o addirittura più raramente (43%). Il 16% degli italiani ancora butta alimenti buoni una volta alla settimana e il 15% ogni due, con una cifra complessiva di spechi mensili che comunque tocca, in questo modo, una quota ancora ragguardevole del 74%. Ma quasi tutti, ben il 92%, si sentono tristi e in colpa quando si ritrovano davanti alla spazzatura a gettare alimenti che avrebbero potuto consumare.

Anche se ancora si spreca, si spreca meno e, soprattutto, si prova a evitare sprechi. Secondo il Rapporto, infatti, il 30% degli dice di fare la lista della spesa programmando così gli acquisti in base alle necessità reali, il 56% conserva il cibo cucinato, il 46% controlla se il cibo è ancora commestibile anche se è scaduto e l’11% porta a casa il cibo avanzato al ristorante.

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