Londra, 74 sterline a settimana per dormire in uno sgabuzzino
Vivere a Londra
è il sogno di molti, e senza dubbio lo è anche di troppi. Lo dimostra, per i più scettici, questo curioso annuncio pubblicato sul sito di affitti Spareroom.co.uk, divenuto rapidamente oggetto di dibattito e di discussione sulla rete.
Consultando l'annuncio, a un primo sguardo leggiamo di una “stanza singola” proposta come “perfetta per giovani lavoratori”. Ma osservando le immagini più attentamente apparirà una sistemazione ben più particolare, dato che è stata ricavata in quella che pare una cabina o un angusto sgabuzzino, in cui è stata collocata una scrivania; la quale fungerebbe, secondo l'offerente, da letto, dato che su di essa è stato piazzato un vecchio materasso. Non manca inoltre il Wi-Fi, nel senso però che il modem è posto a pochi centimetri dal "letto", insieme a diversi fili scoperti.
Una sistemazione certo molto provvisoria, ma che probabilmente - vista la difficoltà, di giorno in giorno crescente, di trovare una sistemazione a Londra - non rimarrà facilmente sfitta. Il posto letto è in affitto per 74 sterline alla settimana, un totale di quasi 300 sterline al mese, corrispondente a circa 385 euro mensili. Un prezzo piuttosto basso, è vero, se consideriamo che contiene anche spese, tasse e accesso a internet, ma che, vista la sistemazione offerta, tradisce l'incredibile potere contrattuale di cui dispongono oggi i proprietari di una casa a Londra, approfittando dell'ormai drammatica carenza di collocazioni abitative nella capitale britannica.
Si pensi soltanto che nello scorso agosto un appartamento a Kensington, che la stessa agenzia immobiliare aveva definito “inabitabile” è stato venduto per 600mila sterline, circa 770mila euro. Accade così che i proprietari di appartamenti a Londra - città che nel frattempo ha superato Hong Kong divenendo la più cara al mondo per residenze e uffici - possano permettersi di trattare gli affittuari e gli inquilini come meglio credono. E non mancano coloro che, grazie alla speculazione, hanno costruito piccoli ma solidissimi imperi immobiliari.
Una situazione del tutto irrazionale di cui sono vittima ogni giorno migliaia di affittuari londinesi, e che dà facilmente vita a "mostri" abitativi come quello pubblicato nell'annuncio.