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Manchester, stop da polizia Gb a condivisione informazioni con Usa dopo fuga notizie

Una commemorazione a Manchester per ricordare le vittime dell'attentato. REUTERS/Darren Staples (Reuters)

MANCHESTER/LONDRA (Reuters) - La polizia britannica ha smesso di condividere con gli Usa le informazioni sull'attentato suicida di Manchester, ritenendo che la fuga di notizie che si è verificata con i media americani rischi di compromettere le indagini. Lo riferisce una fonte dell'anti-terrorismo britannico. La polizia sta dando la caccia ad un potenziale creatore di ordigni dopo che il 22enne Salman Abedi si è fatto esplodere con un dispositivo sofisticato al concerto di Ariana Grande lunedì sera, uccidendo 22 persone e ferendone 64. La situazione a Manchester resta tesa: la polizia ha detto di aver risposto alla chiamata di un college nella zona di Trafford, dove le strade sono state chiuse per un pacco sospetto, prima che gli artificieri ne verificassero la sicurezza. La decisione di fermare la condivisione di informazioni con le agenzie Usa è un passo straordinario per la Gran Bretagna, che considera gli Stati Uniti il più stretto alleato nel campo della sicurezza e dell'intelligence. "Questo finché non avremo rassicurazioni che non ci saranno nuovamente rivelazioni non autorizzate", ha detto una fonte dell'anti-terrorismo, che ha chiesto di restare anonima. Il livello ufficiale di minaccia dopo l'attentato è stato alzato a "critico", il più alto, a significare che un altro attacco potrebbe essere imminente. Dopo una serie di raid della polizia a Manchester e nei dintorni, otto persone sono state arrestate. I media hanno riferito che tra di loro ci sarebbe anche il fratello di Abedi, ma la polizia non ha confermato. Il padre e il fratello più piccolo di Abedi sono stati arrestati a Tripoli, in Libia, paese di cui la famiglia è originaria. La polizia ha detto ieri di ritenere che Abedi faccia parte di un network e che sia stato aiutato nella realizzazione della bomba e nella progettazione dell'attacco. I capi della polizia hanno detto chiaramente di essere furiosi per la pubblicazione sui media Usa di materiale confidenziale, dicendo che questo genere di fughe di notizie mina le relazioni con gli alleati. "Questo danno è anche più grande quando riguarda la pubblicazione di potenziali prove nel bel mezzo di una grossa indagine di anti-terrorismo", ha detto il portavoce del National Counter Terrorism Policing. Il primo ministro britannico Theresa May solleverà la questione con il presidente Usa Donald Trump quando lo incontrerà al summit della Nato a Bruxelles oggi, ha detto una fonte del governo a Reuters. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia