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Manifattura Italia, effetto Covid su imprese, visti ricavi -11,1% in 2020 - Mediobanca

MILANO (Reuters) - L'impatto del Covid-19, che ha stravolto l'economia a livello mondiale e imposto restrizioni molto forti, spinge le imprese manifatturiere familiari italiane ad attendersi un 2020 con un calo delle vendite mediamente pari all'11,1% (-15,7% nel primo semestre, +5,4% nel secondo), con ribassi più marcati per i settori abbigliamento, mezzi di trasporto e automotive e segni positivi per gli alimentari.

E' quanto emerge da un questionario multiscopo formulato per un panel di circa 2.800 imprese manifatturiere familiari condotto dall'Area Studi Mediobanca, a partire dalla seconda metà di settembre fino alla scorsa settimana e che, quindi, non recepisce ancora gli effetti dei Dpcm piu' recenti per contrastare in maniera più efficace gli effetti della pandemia in Italia.

Nel corso dell'estate l'industria manifatturiera ha registrato una ripresa intensa nei settori più colpiti dalla pandemia. Tuttavia questa ripresa non è stata tale da far recuperare totalmente quanto è stato perso nel primo semestre 2020 e per questo motivo le aziende si aspettano di chiudere quest'anno molto complicato con il segno meno.

I comparti che più di altri soffrono le misure restrittive messe in atto per contrastare il virus sono tessile (-26,7%), abbigliamento (-25,2%), pelli e cuoio (-23,2%), mezzi di trasporto (-21,7%), trattamento dei metalli (-17,7%), metallurgico (-16%), legno e mobili (-14,4%), altri beni per la persona e la casa (-14,2%), elettro-meccanico (-13,6%) e macchine e attrezzature (-11,7%).

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Quelli che si sono avvantaggiati, invece, sono il conserviero (+1,3%), il dolciario (+2,5%), il caseario (+4,9%) e le altre industrie alimentari (+5,3%).

Dall'indagine emerge, pertanto, che i settori più svantaggiati sono sostanzialmente moda e automotive nonostante gli eco-incentivi che hanno portato a un boom delle immatricolazioni a settembre.

Quanto alle attese per la seconda parte dell'anno i comparti legno e mobili e delle ceramiche sono quelli che si attendono di crescere maggiormente "grazie alla ripresa dei lavori anche a livello domestico e una maggiore attenzione alla cura della casa per via dello smart working", emerge dallo studio.

E per il 2021 dipenderà dal quadro sanitario e da come evolverà la situazione anche a livello internazionale.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)