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Mediaset punita dopo i conti, ma la view dei broker è positiva

Il bilancio finale è stato leggermente meno pesante del previsto, ma quella odierna è stata pur sempre una brutta seduta per Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che ha subito una netta battuta d'arresto. Il titolo, dopo aver guadagnato poco più di un punto percentuale ieri quest'oggi è stato bersagliato dalle vendite. Dopo aver segnato un minimo intraday a 3,644 euro, con una flessione che ha sfiorato i sette punti percentuali, si è fermato a 3,726 euro, con un ribasso del 4,9% e oltre 10,5 milioni di azioni scambiate, al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 8,7 milioni di pezzi.

I risultati del primo trimestre

Mediaset ha imboccato la via delle vendite all'indomani della presentazione dei conti del primo trimestre, archiviato con un utile delle attività in continuità pari a 38,6 milioni di euro, rispetto alla perdita di 0,1 milioni dello stesso periodo del 2015. I primi tre mesi sono stati chiusi con una perdita netta di 18,1 milioni di euro, contro l'utile di 0,6 milioni dello scorso anno.

I ricavi sono saliti da 718,5 a 786,1 milioni di euro, mentre l'indebitamento netto è aumentato da 859,4 a 908,1 milioni di euro, complice l'investimento da oltre 90 milioni realizzato per completare il piano di riacquisto di azioni proprie con obiettivo l'incremento della quota di controllo in Mediaset Espana (Amsterdam: MW8.AS - notizie) .

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Nei primi quattro mesi del 2016 la raccolta pubblicitaria ha fatto registrare un incremento del 4,7% che rafforza e consolida il trend di crescita dei primi tre mesi, con un ritmo sostenuto anche in Spagna nello stesso periodo.

L'outlook per i prossimi mesi

Mediaset ha fatto sapere che sulla base di tali risultati conseguiti e in presenza di condizioni generali e di mercato progressivamente più stabili, l'andamento dei ricavi pubblicitari nella prima parte dell'anno si dovrebbe mantenere positivo.
Nello stesso periodo la quota di mercato delle concessionarie in Italia e Spagna è prevista in consolidamento dei livelli attuali. Nella seconda parte dell'esercizio, i risultati di Mediaset rifletteranno anche gli effetti derivanti dalle variazioni del perimetro di consolidamento connessi a due diverse operazioni.

Da un lato, il perfezionamento dell'accordo con Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) che, subordinatamente alle necessarie autorizzazioni, dovrebbe avvenire entro la fine del terzo trimestre. Dall'altro, il consolidamento e l'avvio dell'integrazione delle attività radiofoniche del Gruppo Finelco a seguito dell'esercizio dei diritti di conversione delle azioni senza diritto voto.
A seguito dei conti del primo trimestre, che hanno evidenziato un margine operativo in linea con le loro stime, gli analisti di Equita SIM hanno deciso di migliorare le stime sull'utile adjusted nell'ordine del 2%, peggiorando però quelle sull'utile reported di quest'anno.

La raccomandazione su Mediaset viene confermata a "buy" perchè tutti i settori stanno aumentando gli investimenti pubblicitari, i prezzi della pubblicità TV sono del 30% inferiori al picco 2007 e i margini per Mediaset scesi al 6%, inoltre c'è un appeal speculativo di lungo termine con l'entrata di Vivendi nell'azionariato. Sulla scia del miglioramento delle stime gli analisti di Equita SIM hanno deciso di rivedere al rialzo il prezzo obiettivo a 4,4 euro.

A suggerire l'acquisto del titolo sono anche i colleghi di Jefferies che fissano un target price a 4,5 euro, sulla scia dei conti in linea con le stime e di un outlook ottimistico sulla sostenibilità della ripresa pubblicitaria in Italia.

Ottimismo viene espresso anche da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) secondo cui Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) è destinato a sovrapeformare il mercato con un fair value alzato da 5,08 a 5,13 euro. Gli analisti hanno aggiornato le loro stime dopo la trimestrale, apprezzando in particolare le indicazioni del management sull'andamento della raccolta pubblicitaria nel mese di aprile.

Più titubante Deutsche Bank (Londra: 0H7D.L - notizie) secondo cui il recupero della raccolta pubblicitaria non è come dovrebbe essere, visto anche l'atteso rallentamento nel mese in corso. La banca tedesca ipotizzare un incremento della raccolta pubblicitaria del 2% a maggio e del 4% per il secondo trimestre, al di sotto delle loro previsioni che segnalano un rialzo del 5%.
Anche per questo motivo Deutsche Bank resta cauta su Mediaset con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 4 euro.

Una bocciatura è arrivata infine da Banca Akros che ha cambiato la strategia sul titolo da "accumulate" a "neutral", con un target price ridotto da 4,2 a 3,8 euro.
Gli analisti hanno definito sostanzialmente in linea con le loro attese i risultati del primo trimestre, ma hanno deciso di modificare il rating di Mediaset visto che l'upside potenziale del titolo è contenuto rispetto al loro fair value.

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