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Mediobanca frena, ma per gli analisti è in posizione ottimale

Mediobanca frena, ma per gli analisti è in posizione ottimale

Con la seduta odierna è arrivata una battuta d'arresto anche per Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che, dopo aver corso tanto nelle ultime sedute, è stato colpito dalle prese di profitto, registrando una delle peggiori performance a Piazza Affari. Il titolo nelle ultime tre sedute ha messo a segno un progresso di oltre dieci punti percentuali e non più tardi di ieri ha archiviato la giornata con un rialzo di oltre tre punti percentuali.

Mediobanca storna dopo il rally delle ultime tre sedute

Un vantaggio quest'ultimo che è stato quasi restituito al mercato oggi, visto che Mediobanca ha terminato gli scambi a 8,505 euro, con un ribasso del 3,19%. Sempre molto elevati i volumi di scambio, considerando che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 10,7 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 5,9 milioni di pezzi.

Oggi il titolo è stato colpito dalle vendite complice anche l'allargamento sullo spread BTP-Bund che sta frenando l'intero settore bancario. Fino a ieri però Mediobanca è stato oggetto di forti acquisti, beneficiando del forte rialzo messo a segno da Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) , di cui è primo azionista.

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Equita SIM alza il peso del titolo in portafoglio

La possibilità di un'operazione da parte di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) sulla compagnia triestina ha scaldato così anche le azioni dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Non più tardi di due giorni fa gli analisti di Equita SIM hanno deciso di alzare il peso di Mediobanca in portafoglio.

Una decisione presa proprio sulla scia delle ipotesi speculative su Generali, proprio nell'anno in cui scade il patto di sindacato di Mediobanca, ed è cambiato il CEO di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , a sua volta primo azionista dell'istituto di Piazzetta Cuccia con l'8% del capitale.

L'appeal speculativo

Quest'oggi la SIM milanese è tornata a parlare di Mediobanca, confermando la raccomandazione "buy" e rivedendo al rialzo il prezzo obiettivo da 7,9 a 9,9 euro. Quest'ultima mossa è stata decisa per l'appeal speculativo del titolo, per la rivalutazione di Generali e per il miglioramento delle prospettive nel wealth management.

Gli analisti ritengono che Mediobanca si trovi in una posizione ottimale perchè unisce solidi fondamentali e appeal speculativo.
Quest'ultimo deriva da una serie di considerazioni: in primis si fa riferimento al patto di sindacato che scade a dicembre prossimo, in secondo luogo al fatto che nel patto ci sono Bollorè e Fininvest che stanno litigando su Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) .

A ciò si aggiunga che Unicredit sotto la guida di Mustier potrebbe non essere disposto a prolungare il patto.
Secondo gli esperti di Equita SIM, vendendo la partecipazione in Generali al loro target di 19 euro, Mediobanca vedrebbe il Common Equity Tier 1 salire al 17%, il free capital a 3 miliardi di euro e l’holding discount scendere di 0.6 euro per azione. La "nuova Mediobanca" secondo gli analisti sarebbe un interessante target di M&A.

I solidi fondamentali

Quanto ai solidi fondamentali, questi si basano sulla valutazione del titolo e sulle prospettive di crescita approfondite in un recente meeting col management. Equita SIM fa notare che anche dopo il rally Mediobanca tratta a 11 volte gli utili 2017 con un dividend yield del 3,4%.

Banca Esperia sarà fusa in Mediobanca per ridurre la base costi e rafforzare le sinergie con l’investment banking, mentre CheBanca! punta a creare una rete di almeno 100 promotori con portafogli tra 15 e 20 milioni di euro, replicando un modello simile a quello di Fineco.

Infine, l'istituto di Piazzetta Cuccia nel consumer finance ha già incorporato gli effetti negativi del IFRS9, che obbliga ad aumentare il coverage sui crediti performing.
Gli analisti di Equita SIM hanno così deciso di rivedere al rialzo la valutazione del titolo perchè credono che l’appeal speculativo e la crescita del segmento Wealth Management giustifichino un aumento del multiplo target 2018 da circa 10 a 12 volte gli utili.

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