Mercati nervosi tra tensioni geopolitiche e super euro
I mercati si sono affacciati al mese di settembre con diverse questioni aperte. L'ultima settimana ha visto l'Euro Stoxx 50 scivolare ai minimi a circa sei mesi complice il ritorno delle tensioni geopolitiche in scia al nuovo test missilistico della Corea del Nord. Inoltre sull'equity europeo ha pesato il forte apprezzamento dell'euro, arrivato fino a 1,20 contro il dollaro. Il focus nei prossimi giorni sarà sulla Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) che giovedì tornerà a riunirsi. Non sono attese novità sul fronte tapering con le ultime indiscrezioni che vedono i membri del board della Bce preoccupati per l’eccessivo apprezzamento dell’euro. Adesso (IOB: 0N5I.IL - notizie) quindi gli analisti ritengono decisamente più probabile che l’annuncio della riduzione degli acquisti di asset arriverà a ottobre.
Piazza Affari nell'ultimo mese ha mostrato una migliore tenuta rispetto agli altri indici con l'indice Ftse Mib che è riuscito a chiudere agosto con un saldo positivo (+1%) grazie anche alla rinnovata positività circa la congiuntura tricolore. In tal senso venerdì l'Istat ha confermato il +1,5% annuo del Pil nel secondo trimestre.
L’ultima settimana ha visto nuovamente protagonista Fiat Chrysler Automobiles (Fca) che ha aggiornato i massimi assoluti sopra la soglia dei 13 euro portando a circa +50% il saldo da inizio anno. Il sostegno continua ad arrivare dalle attese per le prossime mosse del gruppo automobilistico. La prima a concretizzarsi dovrebbe essere lo spin-off di Magneti Marelli. Considerando anche Comau, Maserati e Alfa Romeo tali operazioni potrebbero far uscire valore per 10-12 miliardi. Interesse su Fca testimoniato dai forti volumi del Mini Future Short su Fca avente codice Isin NL0012159537 che scade il 18 dicembre 2020. Il certificato, adatto a chi vuole andare al ribasso su Fca dopo la forte ascesa recente, propone attualmente una leva di 14,91.
Protagonista in negativo nelle ultime sedute è stata invece Telecom Italia colpita da giudizi negativi degli analisti e dall'incertezza sulle intenzioni dei francesi di Vivendi, che detengono il 24% del capitale, con l’emerge della possibilità che il governo italiano eserciti della “golden power” da parte del governo italiano.
Rimanendo all’interno del mercato italiano, il titolo Eni si è ben mosso nell’ultima ottava consolidando sopra i 13 euro. Il Turbo Long sul titolo del cane a sei zampe con codice Isin NL0012163240 e scadenza al 15/12/2017. Il livello strike è a quota 10,7 euro e la leva è pari a 6. La distanza dal valore di strike (e quindi di knock-out) è superiore al 19%.
Ultima nota di attenzione spetta al Cash Collect Doppia Barriera su Air France-KLM (codice Isin NL0012317382 ) con scadenza 3 agosto 2020. Attualmente scambiato in area 101 euro, il Certificate risulta interessante per il suo rendimento potenziale di oltre 4 punti percentuali in caso di scadenza anticipata alla prossima data di osservazione (5 febbraio 2018); se a tale data Air France risulterà maggiore o uguale al 75% del valore iniziale l’investitore riceverà 105,35 euro per certificate. Attualmente viaggia ben sopra tali livelli (13,15 euro rispetto ai 12,115 di valore iniziale). Molto lontana la Barriera che è il 54% sotto i livelli del titolo della compagnia aerea francese.
Autore: Investimenti Bnp Paribas Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online