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Il mercato sta riprezzando il rischio: 5 titoli da monitorare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

I mercati azionari continuano a rimanere preda della volatilità, complici le novità riguardanti la politica commerciale Usa. Cosa si aspetta nel breve?

Come da lei evidenziato, sui mercati si registra una forte volatilità dovuta alle notizie di carattere geopolitico riguardanti soprattutto gli Stati Uniti e la Cina.
La mia idea è che il rimbalzo delle ultime ore possa proseguire, dopo che a Wall Street l'S&P500 è finito esattamente sulla media mobile a 200 periodi già toccata in precedenza due volte in area 2.550, mentre ora la stessa transita a 2.585 punti.

La risalita dell'S&P500 potrebbe spingere le quotazioni verso i 2.700/2.720 punti, raggiunti i quali si dovrebbe decidere un po' il futuro dell'indice, tra la possibilità di un ritorno sui massimi storici in area 2.800 o una nuova discesa.
Al ribasso sarà cruciale la tenuta della media mobile a 200 giorni a 2.585 punti, perchè in calo di discese al di sotto di tale livello l'S&p500 rischia davvero di sprofondare.

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La battaglia sui dazi potrebbe anche condizionare ancora nel breve le Borse, ma a mio avviso il mercato sta riprezzando un po' tutto il rischio, per cui per ora potrebbe aver già smaltito questo impatto, ma se ci dovessero essere altre notizie negative, allora i listini potrebbero continuare a scendere.

A Piazza Affari il Ftse Mib sta ripartendo da area 22.000. Il recupero in atto si estenderà anche alle prossime sedute?

Per il Ftse Mib l'area dei 22.000/21.800 è quella decisiva che mantiene ancora tutti i rialzi dell'ultimo periodo. In avvio di settimana questo livello è stato difeso dal nostro indice che ha avviato un recupero, proseguito nella sessione di ieri sulla scia della possibilità di un accordo tra Stati Uniti e Cina sul fronte del commercio.

Dal giorno successivo alle elezioni politiche, il Ftse Mib si è mosso tra i 21.500 e i 22.800/22.900 punti e nel breve è possibile un ritorno verso la parte alta di questo range da cui è stato respinto nei giorni scorsi.
Al momento non vedo il rischio di una flessione sui minimi di marzo, considerando che l'S&P500 si è allontanato dal bottom a 2.585 punti, dove passa la media mobile a 200 periodi.

Un rapido cenno al Dax che potrebbe recuperare terreno in caso di arretramento dell'euro. Il listino tedesco è al momento in difficoltà, anche perchè viene colpito due volte: sia dalla guerra sui dazi perchè molte società che lo compongono sono fortemente orientate all'export, sia dalla forza della moneta unica.

Nella seduta di ieri Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM hanno messo a segno la migliore performance tra i bancari. Qual è il suo giudizio su questi due titoli?

Banco BPM da inizio anno ha recuperato parecchio terreno, passando dai 2,6 euro fino ai 3,1/3,15 euro. Il titolo potrebbe risalire dai livelli attuali con primo target i 3,15/3,2 euro e obiettivo successivo a 3,4/3,5 euro.

Ubi Banca è sempre piuttosto volatile e sta disegnando una brutta figura, tenendo presente che in caso di rottura ribassista dei 3,6 euro, potrebbe scivolare fin verso i 3,3/3,2 euro.
Fino a quando il titolo si manterrà al di sopra dei 3,5/3,6 euro, l'impostazione andrà letta ancora al rialzo, anche se l'impressione è che Ubi Banca stia perdendo forza.

Ieri Exor e Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) sono saliti a braccetto, riuscendo a fare meglio del mercato. Cosa può dirci di questi due titoli?

Nella seduta di ieri l'intera galassia Fiat (Hannover: FIA1.HA - notizie) è stata ben comprata e in particolare Ferrari che nelle ultime settimane è salito da solo in presenza di un mercato che invece scendeva.
Sarei scettico ad acquistare ora il titolo, preferendo aspettare una flessione dei corsi su livelli più interessanti in area 85 euro, o in alternativa una rottura dei massimi storici in area 105 euro.

Exor ha realizzato una grande salita da inizio anno da 51 a oltre 64 euro e al momento rimane ben comprato. Quello dei 60 euro è un livello importante per il titolo che sopra tale soglia potrà continuare a salire. Sui livelli attuali Exor offre spunti interessanti al rialzo con primo target in area 64 euro e obiettivo successivo a ridosso dei 70 euro.

Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) ha visto spegnersi il fervore delle scorse settimane, muovendosi a passo di gambero. C'è il rischio di ulteriori flessioni?

Telecom Italia si sta muovendo in chiave speculativa ed eventuali acquisti di fatto sarebbero uno shopping di news, considerando che il titolo non è comprato per motivazioni di carattere fondamentale ora.
L'unico motivo per puntare sul titolo è dato dai possibili sconvolgimenti a livello di compagine societaria. Al rialzo possiamo individuare un target interessante a 0,9 euro, quindi oltre i massimi segnati di recente in area 0,84 euro.

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