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Migranti, Gentiloni: riformare Dublino, accoglienza sia europea

Migranti all'arrivo ad Augusta. REUTERS/Antonio Parrinello (Reuters)

CERNOBBIO (Como) (Reuters) - L'Italia chiede che si riformi il trattato di Dublino sull'asilo ai migranti, in modo tale che l'accoglienza diventi "europea" e non a carico del Paese di primo approdo. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Dico che dobbiamo ridiscutere le regole della convenzione di Dublino, in particolare il fatto che chi entra, non entra in Europa ma in un Paese specifico [...]. Bisogna lavorare gradualmente per arrivare all'asilo europeo. Se non si rimette in discussione questo punto si finirà per rimettere in discussione Schengen [cioè alla libera circolazione delle persone nei Paesi aderenti al trattato], e sarà una condanna all'incapacità delle classi dirigenti europee, e il governo italiano farà di tutto per evitare che si arrivi a questo approdo" ha detto Gentiloni, atteso oggi in Lussemburgo per il vertice dei ministri degli Esteri Ue. "Vado in Lussemburgo dove si farà un tentativo di andare un po' meno in ordine sparso" sul tema dei migranti, sottolineando che si tratta di un fenomeno "di lunga durata, che dobbiamo attrezzarci a gestire e non a demonizzare". Sul tema della sicurezza, Gentiloni ha spiegato che l'Italia, con la sua posizione geografica, sui trova nel "cuore" della minaccia, ma che la fase "interventista" degli anni passati è definitivamente chiusa e non può essere riproposta: "Serve coraggio per dire che ci vuole approccio nuovo, che non può che deve essere multilaterale, accompagnato da forza e cooperazione multilaterale, non c'è altro modo, vale per l'Iran, vale per la Libia". "Non è facile, ma può funzionare, a patto di costruire rapporti multilaterali con i principali soggetti coinvolti, e alcuni di questi soggetti meritano la nostra collaborazione per il ruolo di stabilità che assicurano alla regione, anche se i loro regimi a loro volta meritano le nostre critiche; oggi senza l'Egitto non si costruisce stabilità nel Mediterraneo". Gentiloni ha poi ricordato che il Mediterraneo è la terza area di business per l'Italia dopo l'Europa e gli Stati Uniti e che tale approccio rappresenta una "straordinaria opportunità di crescita economica" per il Paese. (Giulio Piovaccari) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia