Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.345,95
    +37,95 (+0,10%)
     
  • Nasdaq

    18.330,21
    +141,91 (+0,78%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,35
    -0,53 (-0,63%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.150,98
    -1.492,31 (-2,78%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.172,17
    -36,52 (-3,02%)
     
  • Oro

    2.398,60
    +29,20 (+1,23%)
     
  • EUR/USD

    1,0837
    +0,0022 (+0,21%)
     
  • S&P 500

    5.560,86
    +23,84 (+0,43%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8455
    -0,0017 (-0,19%)
     
  • EUR/CHF

    0,9707
    -0,0019 (-0,20%)
     
  • EUR/CAD

    1,4767
    +0,0053 (+0,36%)
     

Monsignor Scarano, nuovo arresto a Salerno, disposto sequestro 6 mln

Poliziotti all'ingresso del tribunale di Roma. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

NAPOLI/ROMA (Reuters) - La Guardia di Finanza ha annunciato oggi di aver notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare a monsignor Nunzio Scarano, ex capo contabile dell'Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica (Apsa), accusato di riciclaggio e falso. Nei confronti del sacerdote, dice la Finanza, la Procura di Salerno ha anche disposto il sequestro di beni e conti per circa 6,5 milioni di euro. Oltre a Scarano - già agli arresti domiciliari nella sua casa salernitana per un'altra inchiesta della Procura di Roma sul tentativo di rimpatriare illecitamente in Italia dalla Svizzera alcuni milioni di euro - è stato arrestato il sacerdote, Luigi Noli, amico fidato del prelato, finito anche lui ai domiciliari. Mentre contro un notaio, Bruno Frauenfelder, è scattato un divieto temporaneo di esercizio della professione. Scarano - che nei mesi scorsi è stato ricoverato prima in ospedale poi in clinica a Salerno - è stato colto da malore, secondo quanto riferito dal suo avvocato. UNA "VECCHIA" INCHIESTA La vicenda che ha portato al nuovo arresto di Scarano - sotto processo a Roma dal dicembre scorso - riguarda un'inchiesta in realtà già nota, e che aveva spinto le autorità vaticane alla decisione di sospenderlo dall'incarico il 28 maggio del 2013, cioè un mese prima dell'arresto per riciclaggio disposto dai magistrati romani. Secondo la Procura di Salerno, Scarano aveva convinto 50 suoi conoscenti a compilare assegni di circa 10.000 euro ciascuno - presentati in sostanza come donazioni - versandoli poi su un conto bancario, per cercare di aggirare i controlli anti-riciclaggio. Quella somma, 588.000 euro, serviva a estinguere un mutuo ipotecario intestato a una società immobiliare di cui il religioso era socio. Ma nel frattempo i magistrati avevano indagato sui conti e le disponibilità economiche di Scarano, sproporzionate rispetto al suo reddito. Secondo gli inquirenti i soldi - oltre 5 milioni di euro - verrebbero "dai componenti della famiglia di armatori romani D'Amico anche mediante il rincorso a società off-shore ubicati in paradisi fiscali", com'è scritto nella nota della Finanza. PROCURA VUOLE SEQUESTRARE CONTI IOR "Tali somme all'apparenza destinate a finalità assistenziali e benefiche sono state invece utilizzate dal Monsignore per investimenti immobiliari (tra cui il prestigioso appartamento del centro storico di Salerno di 17 vani ) e costituzioni di società immobiliari". I nomi di alcuni componenti della famiglia - che finora hanno sempre respinto ogni addebito - compaiono anche nell'inchiesta romana, perché secondo i magistrati di piazzale Clodio sarebbero stati loro i soldi che Scarano doveva riportare dalla Svizzera - dove sarebbero finiti dopo essere stati affidati a un broker salernitano - grazie alla complicità di un agente (oggi ex) dei servizi segreti italiani. La Procura, che secondo una fonte investigativa ha avviato una rogatoria presso lo Stato Vaticano, ha disposto il sequestro preventivo di 6,5 milioni di euro, composto da due appartamenti e un box di Salerno e da conti bancari, due presso una filiale Unicredit di Roma e altri, per oltre 2,2 milioni di euro, presso lo Ior (istituto opere di religione), la cosiddetta "banca del Papa", da decenni al centro di scandali e che oggi Papa Francesco ha preso l'impegno di riformare. I conti di Scarano presso lo Ior erano già stati congelati in estate dal Vaticano, dopo il primo arresto. (Antonella Cinelli) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia