Mps, Coop Centro Italia chiede 137 milioni di danni per falsità prospetti
ROMA (Reuters) - La Banca Mps riporta nella sua relazione semestrale che Coop Centro Italia ha chiesto complessivamente 137 milioni di danni "assumendo la falsità dei prospetti" degli aumenti di capitale 2008, 2011 e 2014 a cui aveva partecipato come azionista.
La somma richiesta, che risulta unendo le richieste dirette della Coop e a quelle della controllata Coofin, è elencata nella lista di vertenze che la banca senese illustra nella semestrale per dare conto dei potenziali rischi legali.
Nello specifico, la vertenza è stata avviata dalla Coop Centro Italia, con atto del 26 luglio al Tribunale di Firenze e udienza il prossimo 20 gennaio 2017.
Analoghe richieste danni, spiega la stessa banca, sono state avviate anche da altri ex azionisti e investitori, per una ulteriore somma di 49 milioni.
Questi procedimenti giudiziari, spiega Mps, sono legati all'indagine della magistratura sul finanziamento dell'acquisto di Banca Antonveneta, su operazioni finanziarie connesse alle operazioni Santorini e Alexandria, ai precedenti aumenti di capitale eseguiti nel 2008 e nel 2011 e all'operazione FRESH 2008.
Mps dice anche che "le azioni promosse dagli investitori potrebbero aumentare, anche significativamente", anche in termini di richueste di risacimento, "anche a seguito delle risultanze del procedimento penale 29634/14 r.g.n.r. pendente presso il Tribunale di Milano", che coinvolge la banche e in cui si sono costituiti come parti civili 353 soggetti.