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Mps riapre conversione bond, aspetta ok Consob aumento retail

MILANO (Reuters) - Dopo il via libera Consob arrivato ieri sera, Mps riapre l'offerta di conversione per i bond, estesa anche al retail, da oggi al 21 dicembre. Mancano ancora il via libera della Commissione all'aumento di capitale per il pubblico, e il contratto con Quaestio, e il tentativo di raccogliere 5 miliardi sul mercato potrà partire. Una strada molto difficile da percorrere, se si considera che le banche che seguono l'operazione hanno deciso di non garantire l'operazione e che il potenziale anchor investor, il fondo sovrano del Qatar secondo varie fonti, non si è ancora espresso. Se la soluzione di mercato naufragasse, per la banca guidata dal Ceo Marco Morelli non resterebbe che un intervento pubblico di cui al momento non si conoscono i contorni. Nel frattempo, avverte Mps nel supplemento al prospetto, il deflusso della raccolta ha subito una accelerazione: da fine settembre al 13 dicembre la raccolta commerciale è calata di 6 miliardi, di cui 2 miliardi dal 4 dicembre. [nL5N1EB11R] Titolo è tranquillo oggi in Borsa e quota alle 12,50 in rialzo dello 0,68% a 20,8 euro. DA CONVERSIONE BOND ATTESE ADESIONI A 40% Dopo la riapertura dell'Lme, esteso anche ai Fresh, Mps prevede una media di adesioni all'esercizio pari al 40,4%. Si tratterebbe al massimo di 1,8 miliardi, cifra che porterebbe a 3,2 miliardi la somma da reperire con l'aumento di capitale al mercato e il bookbuilding per gli istituzionali. L'aumento, che prevede un prezzo minimo "tecnico" di 1 euro contro un massimo di 24,9, vede diluiti gli attuali soci al prezzo minimo oltre il 99%. I costi dell'intera operazione sono stimati in 558 milioni di euro, compresi i 200 milioni che incasserà Atlante per la cancellazione dei warrant previsti dal contratto di luglio. Senza più l'assistenza della garanzia, i costi per i collocatori dell'aumento scendono a 84 milioni da 170. Fra i punti da chiarire, quello del bridge loan legato alla cessione di oltre 27 miliardi di sofferenze lorde e alla loro cartolarizzazione. Quattro banche, Jp Morgan, Mediobanca, Credit Suisse e Hsbc, hanno arrangiato il prestito ponte da 4,7 miliardi, ma manca ancora la firma con il Monte e, secondo una fonte, il via libera di Atlante. Il bridge loan copre infatti la cartolarizzazione della tranche senior ma sembra essere garantito dall'intera mole delle sofferenze cedute, compresa quindi la quota (la tranche mezzanina da 1,5 miliardi) che dovrebbe rilevare Atlante. Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola "Pagina Italia" o "Panorama Italia" Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia